La scorsa settimana, precisamente giovedì 16 giugno, portavo a conoscenza della cittadinanza dell’esistenza di una convenzione fra il Comune di Corigliano Calabro e la Fondazione trasparenza, relativa a 35.000 euro stanziati per dei corsi di formazione dei dipendenti pubblici, ad oggi però mai inziati. Il 20 giugno, tre giorni dopo la mia segnalazione pubblica, l’assessore Stellato si assumeva l’ingrato compito di dare spiegazioni a riguardo, dichiarando che l’inizio delle lezioni era stato “differito all’esito degli oltre venti provvedimenti delegati della legge delega 7 agosto 2015 n. 124, la cosiddetta riforma MADIA. Un evento, questo, che sta completando solo in questi giorni il perfezionamento parlamentare dei due decreti legislativi che riguardano il Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica e il Testo unico sui servizi pubblici locali d’interesse economico generale”. Insomma, udite udite, i corsi li abbiamo pagati in anticipo, ma l’inizio sarebbe stato “differito” in attesa che il Parlamento perfezionasse la riforma Madia. La giustificazione suddetta ci sembra quantomeno stravagante: a questo punto bisognerebbe sospendere le lezioni su qualunque cosa passibile di modifica. Ad esempio, dovremmo fermare anche i corsi di diritto costituzionale nelle università, in attesa dell’esito del referendum di ottobre, che potrebbe (ci auguriamo di no) modificarne larga parte! La replica dell’assessore Stellato ci è sembrata sin da subito una colossale “arrampicata sugli specchi” per difendere l’indifendibile, e la conferma è arrivata ieri 22 giugno, quando la giunta, in fretta e furia, ha approvato una delibera di “presa d’atto del fabbisogno formativo del personale dipendente del Comune di Corigliano Calabro”, ed ecco che in questo atto spunta magicamente dal cilindro un programma di formazione trasmesso (non si sa quando) dalla Fondazione trasparenza, bello e pronto ad essere attuato, con o senza Riforma Madia! Insomma, a distanza di una sola settimana dalla mia denuncia pubblica prendo atto di avere colto nel segno. Se non altro, li abbiamo “costretti” a lavorare. L’interrogativo che mi pongo a questo punto è: cosa sarebbe successo se nessuno avesse mai portato alla luce questa vicenda? Sappiano che noi continueremo a vigilare in attesa che i corsi, da noi già profumatamente pagati, possano finalmente iniziare. E soprattutto, sappiano che non smetteremo di pretendere chiarezza su ogni singolo atto e sull’utilizzo di ogni singolo centesimo di soldi pubblici. Avranno sempre il fiato dei cittadini sul collo!
Francesco Sapia – Portavoce M5S Corigliano Calabro |