Alluvione 2015, siamo all’assurdo: a distanza di quasi un anno dal disastroso evento che ha colpito l’Area Urbana, il territorio di Corigliano non ha registrato ancora nessun intervento per la messa in sicurezza. I punti critici non sono stati eliminati, i torrenti non sono stati puliti, gli argini lungo il fiume Crati non sono stati sistemati. Si aspetta una nuova alluvione? La rabbia nella popolazione, nei cittadini nelle attività commerciali e agricole colpite, è montante e più che giustificata. Non soltanto non possiamo escludere proteste eclatanti ma saremo vicini ed in prima fila per esigere il rispetto degli impegni assunti.
Ad esprimere gravissima preoccupazione per lo stallo che dal 13 agosto fotografa il grave stato di emergenza in cui versano la aree colpite dall’alluvione è il Sindaco Giuseppe GERACI in una lettera indirizzata, tra gli altri, al Commissario Straordinario per il dissesto idrogeologico Carmelo GALLO, al dirigente della Protezione Civile Carlo TANZI, all’assessore regionale ai LLPP Roberto MUSMANNO, al Prefetto di Cosenza Gianfranco TOMAO. Tra i destinatari della missiva anche l’Autorità di Bacino, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino e il Commissario di Calabria Verde.
Gli interventi promessi – scrive GERACI – per la messa in sicurezza del territorio, per l’eliminazione dei punti critici individuati, per la pulizia dei torrenti, per la sistemazione degli argini lungo il fiume Crati, al momento sono rimasti lettera morta. Pertanto, grande è il timore che davanti a fenomeni metereologici e calamitosi simili si possano ripetere gli effetti disastrosi della precedente alluvione con danni alle persone e cose.
GERACI sollecita a dare risposte certe e immediate per l’attivazione di quegli interventi ritenuti urgenti, anche nell’ultimo incontro tenutosi ad aprile a Catanzaro per evitare che, dinanzi a eventuali nuovi fenomeni meteo-ambientali, il territorio tutto, i cittadini, le attività commerciali e agricole siano duramente colpiti come nel recente passato. – (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying) |