L’Esecutivo Geraci non perde occasione per fare proclami e slogan, vantandosi di avere raggiunto risultati e obiettivi importanti anche su questioni che, invece, evidenziano in maniera impietosa il fallimento di questa sgangherata amministrazione. Il passatempo preferito dalla comunicazione istituzionale dell’ente sembra essere quello di rovesciare sistematicamente la realtà dei fatti. Ci riferiamo in questo caso alla questione rifiuti, che rileva in maniera notevole dal punto di vista ambientale ma anche economico. E’ di pochi giorni or sono il trionfale annuncio della giunta Geraci relativo alla diminuzione del 5% della Tari. Dopo anni di aumenti spropositati, hanno avuto il coraggio di far passare questo come un grande risultato. Ecco perché è secondo noi doveroso, carte alla mano, fare il punto della situazione, evidenziando in realtà quali e quanti danni abbia fatto e stia facendo alle nostre tasche e alla nostra salute l’inerzia dell’ente. Ad oggi praticamente tutto quello che gravita intorno ai rifiuti nel nostro comune è esternalizzato ad un soggetto privato, la Ecoross. Nel dettaglio, paghiamo:
- 395.000 euro al mese come costo standard per la raccolta e lo smaltimento; - 50.000 euro circa ogni sei mesi per la raccolta differenziata.
Il comune paga ai privati una somma variabile sulla base del quantitativo di materiale che si recupera. Il paradosso è che più si differenzia, più si paga, e inoltre il materiale differenziato non resta nemmeno nella disponibilità del comune, ma viene rivenduto dalla ditta stessa, che di fatto ci guadagna due volte; - 8.000 euro ogni mese per la gestione dell’isola ecologica di via Bonifacio, realizzata con soldi pubblici ma subito affidata al privato. Davvero sarebbe stato così difficile municipalizzarne la gestione utilizzando personale interno? In più paghiamo a vario titolo altre somme per servizi che a suo tempo non furono inseriti nel capitolato. Solo negli ultimi mesi, abbiamo sborsato circa 15.000 euro per la raccolta del percolato della discarica di Cotrica e circa 10.000 euro per la raccolta dell’amianto abbandonato nel territorio comunale. Sulla qualità del servizio rimettiamo il giudizio ai lettori. Per quanto riguarda l’aspetto economico ci chiediamo perché questa giunta, che è in carica dal maggio 2013, abbia praticamente buttato via due anni di tempo nei quali si poteva progettare un sistema di gestione del servizio più sostenibile ed efficiente, valutando per esempio di internalizzarlo, o almeno di scrivere un nuovo capitolato d’appalto. Al contrario, il nostro comune è arrivato totalmente impreparato alla scadenza del precedente contratto, avvenuta a marzo 2015. Ancora oggi, a distanza di un anno e mezzo, si procede con proroghe semestrali del vecchio contratto, alle esose condizioni che abbiamo sinteticamente descritto sopra. La giunta Geraci, in perfetta continuità con il passato, ha di fatto lasciato tutto com’è, pur avendo avuto tre anni di tempo per mettere mano alla questione. Questi sono i fatti, a dispetto della solita, facile propaganda.
I consiglieri Francesco Sapia ed Elvira Campana |