La recente sottoscrizione del protocollo di legalità tra la Regione Calabria e la società Tecnis, vincitrice della gara d’appalto per la realizzazione dell’ospedale unico della Sibaritide, ed il contestuale avvio della fase della progettazione esecutiva di questa opera a cui dovrebbe, successivamente, seguire anche quella dell’apertura dei cantieri, ha rappresentato un momento importante per il futuro della sanità nel nostro territorio. Su questa vicenda abbiamo mantenuto una costante attenzione, anche e soprattutto perché l’iter procedurale sin qui seguito è stato abbastanza tortuoso. Basti, infatti, ricordare il passaggio dalla gestione commissariale, affidata alla Protezione Civile, a quella ordinaria assegnata alla Regione, e la conseguente perdita di tempo che ha caratterizzato la formalizzazione del cambiamento di competenze. Al pericolo che ad una situazione così complessa avesse potuto corrispondere, anche strumentalmente, un abbassamento della guardia in merito alla soluzione di un problema molto sentito dal nostro territorio, abbiamo contrapposto la forza di un impegno sempre diretto a sensibilizzare le istituzioni locali e regionali. Proprio perché la sfida che ci attende è sicuramente rilevante, non possiamo permetterci, ora ed in futuro, disattenzioni o, peggio ancora, negligenze. E’ necessario, pertanto, che tutte le forze politiche e civiche della città facciano fronte comune ed abbiano a cuore l’interesse generale di una sanità efficiente. D’altronde, ci troviamo di fronte ad un’idea progettuale che ha attraversato la politica istituzionale della Regione di questi ultimi quindici anni. Infatti, da quando si è iniziato a parlare di nuovo ospedale della Sibaritide nel piano sanitario dell’Assessore Luzzo, il coinvolgimento sulla questione ha riguardato e sta riguardando quattro governatori, esecutivi regionali di centrodestra e centrosinistra ed un comitato civico espressione di un trasversalismo, questo sì, positivo per il nostro territorio perché finalizzato al perseguimento di un interesse collettivo. Anche se, vogliamo ricordarlo, nei momenti più difficili, questa vicenda è stata sostenuta solo da due esponenti regionali della destra e della sinistra coriglianese che ringraziamo per l’impegno sin qui profuso. A questo punto, però, è necessario che pure il Comune faccia la sua parte. Per questo chiediamo, proprio perché si è nella fase di redazione del Piano Strutturale Associato, che siano individuati gli indirizzi urbanistici e di pianificazione territoriale necessari affinchè quella parte del territorio dove dovrà sorgere il nuovo ospedale sia dotata di tutta una rete di servizi a supporto dell’infrastruttura e dei suoi utenti. Trovandoci di fronte ad un’opportunità di sviluppo non solo sanitario ma anche economico e produttivo del comprensorio, non vorremmo che questa opportunità andasse perduta per superficialità o non curanza. Chiediamo, pertanto, che l’Amministrazione Comunale si faccia promotrice di un incontro ufficiale tra gruppi consiliari e i progettisti del PSA per capire che tipo di previsioni siano state fatte su un’area sicuramente strategica del territorio e di fronte a questa richiesta di incontro continueremo ad insistere.

Alleanza per Corigliano
Antonio Ascente
Franco Bruno
Francesco Algieri