Il Consiglio Comunale è la massima espressione del dibattito democratico in cui ognuno dalla propria parte dovrebbe esprimere la propria scelta politica dettata dagli ideali e dai valori in cui crede e di cui è portatore. Il dibattito dovrebbe interessare l’intera città poiché ciò di cui si discute ha inevitabilmente riverberi nelle persone, nelle famiglie, negli imprenditori e in qualunque categoria sociale. Il Consiglio Comunale di Corigliano, tuttavia, non interessa nessuno! Pochi presenti! Le registrazioni sono poco visualizzate! Per ogni Consiglio al massimo vi sono 50/60 visualizzazioni. La ragione di siffatto disinteresse risiede, dicono, principalmente nell’insignificanza dei suoi componenti sia di maggioranza che di opposizione. Dicono che il livello politico dei consiglieri comunali sia talmente basso che non vale la pena ascoltarlo. Non crediamo sia questa la ragione! Pensiamo invece che il motivo sia tutto sociologico. La nostra, e non solo coriglianese, è una società che non ama ascoltare, ma soprattutto non ama la comunità nel senso più nobile del termine. Anzi preferiamo distruggere, in nome di interessi personali, quel poco di comunità che a sprazzi si crea. Dunque come mai si discute del Consiglio Comunale prossimo che qualcuno vorrebbe celebrare a porte chiuse? Tanto con le porte aperte comunque non c’è nessuno interessato! Sicuramente il Consiglio Comunale dovrà essere pubblico poiché, per l’argomento trattato (la presunta illegittima distribuzione del fondo di contrattazione decentrata) non vi sono le condizioni per la celebrazione a porte chiuse. L’art. 26 del regolamento comunale prevede che le “sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche e segrete di norma, le sedute sono pubbliche. Se nella discussione di un argomento in seduta pubblica, sono introdotte valutazioni sulla moralità, capacità e comportamenti di persone, il presidente invita i consiglieri a chiuderla.” Nel prossimo consiglio non si discuterà della moralità della capacità o dei comportamenti di alcuna persona ma di come i soldi pubblici vengono utilizzati con particolare riferimento al fondo di contrattazione decentrata. Dunque il Consiglio sarà a porte aperte e l’intera cittadinanza potrà partecipare. Certo, le difficoltà per una massiccia partecipazione ci sono. La sede del Consiglio non è agevole. E’ piccola, disagiata, con problemi di parcheggio, a volte le sedute si svolgono in orari non congeniali, ma per l’ennesima volta, e se ne dovrà per forza discutere prossimamente in Consiglio Comunale, è stata proposta una Mozione sull’uso dello strumento televisivo al fine di permettere una ampia partecipazione democratica al dibattito politico. Con la speranza che l’attuale maggioranza, attenta alla partecipazione della città al dibattito politico, voti favorevolmente sull’utilizzo dello strumento televisivo.
Elvira Campana Consigliere Comunale del gruppo Cristiano Cattolici del NCD |