I dipendenti, ex Lsu ed Lpu, del Comune di Corigliano, ancora una volta sono costretti a manifestare il loro disagio, al fine di portare a conoscenza dell’Amministrazione Comunale, la loro precaria condizione lavorativa presso l’Ente. Dopo un ventennio di promesse non mantenute da parte delle amministrazioni che si sono succedute nel tempo, nonché da quella attuale, al fine di regolarizzare la nostra posizione economica e contributiva, oggi siamo costretti a prendere la decisione di non essere più disposti a svolgere compiti superiori rispetto a quelli che sono previsti dalla categoria di appartenenza; cioè la categoria A part-time. In tutti questi anni, nonostante una condizione di precarietà e di minimo profilo professionale, abbiamo svolto il nostro lavoro dimostrando capacità, competenza e dedizione al lavoro. Noi riteniamo che in questo arco temperale non siamo stati certamente un peso per l’Ente, così come alcuni sostengono, ma una risorsa visto che svolgiamo compiti di categorie superiori, che, invece, vengono retribuiti con categoria inferiore, e tutto ciò, secondo noi, annualmente costituisce un grande risparmio in termini economici per l’ente. Noi vogliamo rendere partecipi di questo nostro diffuso e persistente disagio lavorativo tutte le Autorità competenti e soprattutto l’attuale Amministrazione Comunale, tutto ciò al fine di risolvere, una volta per tutte, questa annosa ed incresciosa situazione, anche perché alcuni dipendenti, ex Lsu - Lpu, sono già prossimi alla pensione e quindi oltre ad aver condotto una vita da fame, con uno stipendio part-time da impiegato, vivranno, loro malgrado, una pensione fatta di difficoltà e stenti. Riteniamo che in fondo siano anche questi i problemi che gli amministratori e la politica devono sforzarsi di risolvere, sia a livello locale che nazionale, anche perché così facendo si va nella direzione di dare positività all’economia del Paese ed al benessere dei suoi cittadini.
I dipendenti del Comune di Corigliano ex Lsu e Lpu |