Il 9 aprile u.s., presso l’Oratorio dei Salesiani in Corigliano Scalo e su iniziativa del M5S di Corigliano Calabro, s’è tenuto un importante convegno dal titolo “Giù le mani dal nostro mare“. I politici intervenuti, in persona del sen. Nicola Morra e degli onorevoli Dalila Nesci e Paolo Parentela, hanno avuto modo di stigmatizzare i limiti e le criticità dell’attuale politica energetica nazionale legata all’estrazione dei fossili, che, in termini di rapporto costi/benefici, è risultata essere la più obsoleta e dannosa per la collettività. Tant’è che, in tutti i presenti, è nato spontaneo il seguente interrogativo: ma a chi potrebbe giovare, concretamente, tale sciagurata strategia energetica? Ma, gli effetti più devastanti delle scelte ad oggi annunciate (il Ministero non ha ancora rilasciato la necessaria concessione per l’impianto che dovrebbe sorgere sulla Foce del Crati) sono emersi dalle relazioni tecniche relative ai danni che potrebbero derivare, alla salute ed all’ambiente, dalla ricerca e coltivazione degli idrocarburi. In particolare, il dr. Amedeo Milella ha illustrato i dati epidemiologici raccolti nella vicina Basilicata, ove, a causa delle attività estrattive, è stata registrata un’impennata di alcune malattie ed in particolare di quelle oncologiche (tumore della mammella, alla prostata,ecc..). Dal canto suo, il consulente fitosanitario Colella, ha illustrato i gravi danni che ne derivano all’ambiente e, in modo particolare, alle coltivazioni agrumicole della Piana di Sibari, che,unitamente al Turismo ed alla Pesca (settori questi altrettanto compromessi dalle trivellazioni),rappresentano allo stato gli unici fattori trainanti della locale economia. Gli esponenti locali del M5S, dal canto loro, han fatto registrare la deplorevole latitanza della regione Calabria (Francesco Sapia), nonché, avuto riferimento allo specifico contesto della Piana di Sibari (Francesco Forciniti), l’antieconomicità delle paventate trivellazioni (che arrecherebbero danni immani alla locale economia a fronte di benefici pressocchè inesistenti). I lavori sono stati coordinati dall’avv. Rosa Silvana Abate Rosa Silvana, che, introduttivamente, s’è soffermata sulla pericolosità delle attività connesse alle trivellazioni, come lo smaltimento delle acque reflue, specie alla luce delle recenti notizie giornalistiche da cui s’è appreso dell’illecito sversamento di dette acque (provenienti dalla vicina Basilicata) in alcuni siti della nostra regione (Bisignano; Lamezia Terme; ecc..). Dai vari interventi dei soggetti presenti in sala è infine emersa la comune esigenza di salvaguardia del territorio e della salute pubblica. L’assessore comunale all’ambiente, Marisa Chiurco, anche in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, ha poi ricordato le attività amministrative ad oggi prodotte a livello locale, per scongiurare tale scellerato disegno. Pertanto, anche all’esito di tale importante manifestazione, l’unico monito che, doverosamente, va rivolto a tutta la cittadina, è quello di recarsi alle urne il giorno 17 aprile c.a., per votare SI alla consultazione refendaria.
Il portacevoce M5S Corigliano |