Bilancio di previsione 2016, l’Amministrazione Comunale resta impegnata sia nell’attività di risanamento del complessivo quadro finanziario dell’ente, sia nell’evitare che il costo principale di questo sforzo importante di riequilibrio delle casse, di ottimizzazione delle sempre più scarse risorse disponibili e di riduzione delle spese, possa gravare soltanto sulla cittadinanza.
È quanto dichiara l’assessore al bilancio, programmazione economica e finanziaria e Tributi Mauro STELLATO in vista del consiglio comunale fissato per VENERDÌ 15 APRILE, assise preparatoria – precisa – rispetto all’appuntamento di fine mese nel quale, attraverso una prevedibile seduta fiume, i consiglieri discuteranno ed approveranno il consuntivo 2015, il preventivo 2016 e la nota di aggiornamento del documento unico di programmazione (DUP).
Tra i punti all’ordine del giorno della prima seduta dedicata al bilancio di VENERDÌ 15 (modifica al regolamento generale della contabilità armonizzato e nuovo regolamento per il servizio di economato) vi è anche l’adozione del nuovo regolamento per l’applicazione dei cosiddetti canoni non ricognitori.
Si tratta – spiega l’assessore – delle somme dovute a titolo di riconoscimento del diritto di proprietà del Comune sul bene oggetto della concessione. La loro determinazione avviene senza alcuna relazione con i parametri del beneficio economico e dell’utilità particolare ritraibili dall’occupazione del suolo occupato. Il canone non ricognitorio – aggiunge – individua la funzione di corrispettivo, svolta appunto dal canone, quale vera e propria controprestazione per l’uso particolare del suolo pubblico.
L’adozione di questo regolamento – precisa – rappresenta una indubbia novità proprio perché va letta alla luce della ricerca, nella quale è impegnato l’Esecutivo GERACI, di reperire risorse finanziarie senza gravare direttamente sui cittadini.
L’approvazione e l’attuazione di questo strumento regolatorio – aggiunge – permetterà di emettere avvisi di pagamento nei confronti delle imprese che gestiscono servizi a rete.
Esso terrà conto, inoltre, delle recenti direttive del Governo ai Comuni, sulla necessità di facilitare la diffusione della Banda Larga. Secondo le nuove disposizioni, infatti, gli operatori che forniscono reti di comunicazioni elettroniche – conclude STELLATO – nello specifico la Telecom, sono esclusi dal pagamento del Canone. Secondo alcuni recenti pronunciamenti – va avanti l’assessore – tale canone va preteso, da parte dell’Ente, anche nell’ipotesi in cui per la stessa occupazione sia già stata corrisposta la Tosap e la Cosap. - (Fonte MONTESANTO Sas Comunicazione & Lobbying). |