Credevamo che la nascita del forum Giovani potesse essere un’occasione per dare spazio alle nuove generazioni, che potesse essere occasione per dimostrare che ci si possa confrontare, non scontrare, attraverso il dialogo per arrivare a proposte concrete ed utili per tutti, giovani e non. Purtroppo ci sembra che alcune scelte, partendo proprio dal “format” del forum stesso, vanno in direzione diversa. Scegliere di creare un consiglio ristretto, frutto della decisione di un gruppo ancora più ristretto di persone, è un modo d’agire che tende ad escludere piuttosto che ad includere. Ed è anche per questo che crediamo possa essere utile pensare di cambiare, quando toccherà a noi, le regole stesse del forum allargandolo ad una platea più ampia. Non possiamo essere interessati alla semplice riproduzione degli organismi dei “grandi”, vorremmo un luogo aperto e rappresentativo dove i giovani possano trovare lo spazio utile a discutere, crescere, costruire.
Ed è di questo che vorremmo parlare, non in un freddo studio televisivo ma in piazza, nelle assemblee, davanti a chi dovrebbe sceglierci. Vorremmo confrontarci e capire cosa propone ogni “concorrente”, al di là dei semplici slogan.
Chi compone la nostra lista, pur militando in formazioni politiche giovanili, non ha mai ricoperto nessun ruolo dirigenziale e, crediamo, questo sia un presupposto fondamentale oggi per evitare strumentalizzazioni da parte di altri “portatori d’interesse”. Ci stiamo muovendo, all’interno di un’idea politica che è chiara ed è ispirata ad una serie di valori e valutazioni d’area di centrosinistra, in maniera autonoma. Nessuna ingerenza da parte di consiglieri comunali, di dirigenti politici, di “tutori” e “numi tutelari”. E, di questa autonomia, ne andiamo fieri e ne siamo altrettanto gelosi. Siamo altresì preoccupati che, in chi ci si contrappone, ci sia una malizia che non giova all’interesse del forum stesso. Non capiamo, ad esempio, perché cercare investiture in ambienti politici “adulti”? Non capiamo perché noi veniamo accusati d’essere una lista politica mentre chi fa parte o ha fatto parte, con tanto di ruolo dirigenziale (segretario cittadino, vice presidente della giovanile ecc.), si possa ergere a paladino dell’antipolitica? Se mai ci piacerebbe capire cosa abbiano in comune persone che, alle ultime amministrative, hanno sostenuto parti diverse. Non è una critica al far parte di un partito, è una critica, semmai, al consociativismo, al mettersi insieme pur avendo idee diverse perché l’importante è vincere.
Possiamo fare molto per la nostra città e per i tanti giovani che la vivono con difficoltà, possiamo essere una risorsa per chi ci governa ma, al tempo stesso, un presidio di guardia. E lo vorremmo essere senza scontri e senza divisioni dettate da interessi esterni o da chi si prepara a campagne elettorali future.
Noi ci siamo e siamo qui solo per costruire il forum. Speriamo di non essere i soli a pensarla così.

Candidato consigliere
Antonello Palummo