La poesia “Corigliano” è stata scritta dal poeta argentino Osvaldo Omar Contreras Iriarte in base ad un racconto di Juan Carlos Visciglia, figlio di emigrati coriglianesi in Argentina.
“CORIGLIANO” La ricerca del tempo sconosciuto sospeso in antiche montagne, vecchio villaggio pieno di colori tappezzati tuoi vicoli di pietra, dove camminarono i pattini di un giovane nonno. Magro e alto deportato per la povertà del sud di mezzo pane secco e duro inumidito per due gocce di olio. Eccolo Corigliano, va per abbracciarti, per cercare l’impossibile, affinché l’ago nel pagliaio brilli come una rotonda luna sospesa all’estremità della montagna. Corigliano là in alto dove visse con grandi occhi una fame che si fece emigrante e calpestare il suolo americano, era immigrato di lavoro duro e caparbio. Quel Castello Ducale maestoso che sulle sue pendici scioglie un popolo senza gioventù, forse in un angolo appare come un fantasma contemporaneo la figura magra e alta di quel nonno così sconosciuto come amato. Cosa vai a cercare? Chiudere o aprire una porta invisibile verso un marciapiede con gradini, dove di fronte non venga il tuo nonno ma che tu sia te stesso e stringiamoci in un forte abbraccio.
Marzo, estate quasi autunno del 2016. Al mio caro amico e fratello Giovanni. Osvaldo Omar Contreras Iriarte |