Era solita villeggiare a Schiavonea una delle ragazze coinvolte nel tragico incidente in Spagna costato la vita a tredici persone. Si tratta di Valentina Gallo, ventiduenne fiorentina la cui famiglia possiede una casa nel borgo marinaro, dove era solita trascorrere le vacanze estive. Mamma calabrese, originaria di Tarsia, e papà irpino, Valentina era molto conosciuta a Corigliano, dove aveva stretto amicizia con tanti ragazzi della sua età durante le spensierate giornate trascorse al lido Nettuno. Amava il mare, amava la vita e amava viaggiare, sognando un periodo di studio all’estero che le avrebbe consentito di realizzare le sue passioni. Da qui il progetto ERASMUS che per lei rappresentava proprio la coronazione di un sogno. Come le altre vittime del drammatico incidente, Valentina Gallo partecipava al programma del soggiorno ERASMUS a Barcellona, nell’ambito del quale nei giorni scorsi alcuni studenti hanno preso parte ad una gita a Valencia per assistere alla Notte dei Fuochi della Fiesta de Las Fallas. E durante il rientro in autobus a Barcellona, all’alba di domenica, il terribile schianto in seguito al quale tredici studentesse hanno perso la vita. Sette di loro erano italiane, tutte impegnate in programmi di studio all’Università di Barcellona. Le salme sono tutte nella cittadina catalana di Tortosa, dove, unitamente alle famiglie delle vittime, si è recato anche il premier Matteo Renzi per portare la solidarietà e l’affetto dell’intera Nazione. Anche Papa Francesco ha espresso cordoglio per “una perdita irreparabile“, mentre in Spagna ci si interroga sulle modalità dell’incidente. Secondo quanto riferito dall’Ansa, l’ipotesi più accreditata è che l’autista del bus, sessantatreenne, si sia addormentato al volante. Ora è indagato per 13 “omicidi per imprudenza“ l’equivalente spagnolo dell’omicidio colposo. |