Sul rispetto della legalità e della trasparenza nell’azione amministrativa, negli uffici e più in generale nell’erogazione dei servizi pubblici al cittadino appare odioso più che paradossale il tentativo strumentale e sfacciato di chiamare sistematicamente in causa il Sindaco Giuseppe GERACI e la Giunta. Perché si fa spudoratamente finta di non sapere che se vi sono state delle denunce in merito alla autorità competenti, se sono state direttamente interessate sia le forze dell’ordine che la Procura della Repubblica e se sono state avviate anche delle parallele indagini interne, con consequenziali provvedimenti disciplinari, ciò è stato fatto solo ed esclusivamente su iniziativa del Primo Cittadino. È quanto ribadisce l’Amministrazione Comunale definendo intollerabile e miserevole la campagna sotterranea di mistificazione e di istigazione all’odio suggerita o stimolata, ad orologeria, da qualche cordata di rappresentanti d’interessi poco chiari, sicuramente ostili a quelli generali e della comunità. È sotto gli occhi di tutti come sia in atto un tentativo, meschino quanto inane, di minare l’immagine del Sindaco e della Giunta. Non c’è, tuttavia, necessità alcuna di dover smentire insinuazioni e ricostruzioni accusatorie con gergo populista contro l’Esecutivo quando queste vengono affidate al vile anonimato, così come accade purtroppo ogni giorno sui social network; seppure questo involgarimento quotidiano, anche quando vede protagonisti sedicenti sostenitori e sostenitrici dell’Amministrazione Comunale, stia di fatto contribuendo ad un avvelenamento esponenziale del clima politico e sociale cittadino. Ciò diventa ancor più grave se e quando si è di fronte, circostanza mai accaduta prima nella storia di Corigliano, a forme di vero e proprio terrorismo psicologico finalizzato a destabilizzare, così come accade attraverso l’utilizzo periodico di dichiarazioni decontestualizzate ed intercettate illegalmente. – Certo, è però intollerabile assistere ad un partito di governo, come il PD, cadere anch’egli vittima di giochi al massacro, che ormai emergono in tutta la loro puerile evidenza e che squalificano il senso stesso di dialettica politica tra maggioranza e opposizione. Serve più serietà nell’azione politica in generale e soprattutto più onestà intellettuale. A partire dalla specifica vicenda del cimitero sulla quale, come è risaputo, sia nell’aprile che nel dicembre del 2015, è stato il Sindaco, non altri, ad intraprendere senza alcun ritardo tutte le necessarie azioni di denuncia e di interessamento delle autorità competenti, così come era e resta documentato. – Come è noto ed è stato più volte ricordato, è stato addirittura lo stesso Primo Cittadino, recatosi personalmente al cimitero, a chiedere ai familiari dei defunti di denunciare irregolarità, violazioni del rapporto di lavoro di addetti e responsabili ed eventuali illegalità di qualsiasi tipo, senza rendersi corresponsabili di eventuali reati. Alle chiacchiere, alle ricostruzioni fantasiose, alle congetture ed ai teoremi accusatori fondati sul sospetto ideologico o sulla caccia alle streghe, si contrappone ancora una volta la linearità, la trasparenza e la coerenza di atti e comportamenti assunti dal Sindaco e dall’Amministrazione Comunale in tutti i casi citati ed in generale, nella complessiva azione di risanamento e riordino della macchina comunale ed a costante tutela della legalità, del buon andamento della pubblica amministrazione e dei diritti dei cittadini.
(Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying). |