ALLEGORIA
Nella casa della cultura la lavagna è rotta. Gli endecasillabi sono caduti. Le rime sono volate, spariti i sonetti. Indignati: le vocali, la punteggiatura, scioperano. Frasi sconnesse comunicano le consonanti. Gli uomini! Nella girandola dell’incomunicabilità balbettano felici. Il cane abbaia, il gatto miagola, meraviglioso è l’ululato del lupo. Dolce musica per chi sa ascoltare. Loro si comprendono. Il guardiano scolastico ha nascosto il gessetto. Gli scolari rumorosi giocano con i loro Iphone, Ipad, Sms, WhatsApp scrivendo frasi incompiute: tvb… x te. L’abbecedario è soppresso, il vocabolario agonizza, i vocaboli muoiono. Gli adulti imitano i ragazzi. I nostri figli! Condizionati, soggiogati in un girotondo vertiginoso di balbettanti. Il canto del gallo non risveglia le coscienze delle sacre acque dell’intelletto.
Luigi Visciglia (5 febbraio 2016) |