Purtroppo occorre rispondere anche a chi una risposta non la merita, ma per tutelare la propria immagine è necessario: i disordini creati dalla tifoseria del Corigliano, così come sostenuto dalla Luzzese Calcio, giunta nel paesino di Luzzi in più di trecento unità, sono stati così forti da necessitare dell’intervento di ben TRE carabinieri in tenuta antisommossa (un casco...). I Carabinieri, è bene sottolineare, stanno tutti bene ed non hanno avuto la necessità di generalizzare nessuno dei presenti allo stadio. I presunti danni allo stadio, così come lamentati dalla squadra locale, non possono assolutamente essere attribuiti al Corigliano Calcio, ai propri tesserati o alla propria tifoseria, anzi è la conferma della validità dell’allarme gia lanciato prima dell’inizio della partita: lo stadio non era adeguato a mantenere un pubblico numeroso. Il cancello “divelto“, fin dall’inizio della partita era pericolante, probabilmente arrugginito nelle giunture per carenza di manutenzione, ed è bastato che, a causa della folla, qualcuno si appoggiasse allo stesso per far sì che si aprisse. Fortuna che nessuno si è fatto male ma merito ai tifosi coriglianesi che hanno evitato che lo stesso, dopo essersi distaccato rovinasse in terra, magari ferendo qualcuno. Comunque , i tre carabinieri, non hanno avuto alcun problema per arginare le centinaia di tifosi. La conferma di quanto appena riferito non necessita di uno eventuale sgangherato comunicato successivo ma dalle parole del commissario di campo, presente all’evento, che confermava che, a suo parere, vi erano le condizioni per continuare la partita sono alla fine. Così come gli spogliatoi, settore ospiti, ci sono stati consegnati con la porta di ingresso fuori uso e senza acqua calda nelle docce. Nelle immediatezza, i dirigenti del Corigliano hanno fatto rilevare tutto ai responsabili dello stadio ed alle forze dell’ordine. Per ciò che concerne il sig. Lirangi, inoltre, sorge una domanda: se lo stesso era soggetto sconosciuto alla Luzzese calcio qualcuno spiega il perché è entrato nel terreno da gioco e finanche negli spogliatoi? Si vuole sorvolare su ulteriori considerazioni sportive lasciando a chi di dovere le decisioni in merito. Ci rendiamo conto, però, di essere troppo poco tutelati in questa categoria ed in genere nella lega, laddove i nostri dirigenti ed i nostri tifosi si sono sempre distinti per signorilità, investimenti e correttezza, non rinfacciando la sempre gradita ospitalità a chicchessia ed operandosi, come nella giornata di ieri, ad entrare in campo a fine partita per tranquillizzare i propri tesserati vittime di quello che può definirsi, senza timore alcuno, un risultato alterato rispetto a quelle che sono le effettive capacità e realtà. Nonostante la forte delusione sportiva subita cercheremo di tutelare le nostre ragioni nelle opportune sedi consci, però, da oggi, ed è sempre bene ribadirlo, che nessuno vuole un calcio pulito, sano, dove vince chi è più forte, nemmeno in queste categorie, e tutto diventa pretesto per provocare o criticare, anche un pranzo offerto per ospitalità. Il Corigliano, in conclusione, respinge al mittente, le accuse ricevute, sperando che gli stessi ritrovino la tranquillità e risolvano quanto prima i propri problemi con i loro vecchi dirigenti e vecchi allenatori. Inoltre si augura alla Luzzese Calcio di vincere questo campionato visti gli evidenti meriti sul campo, opinione certamente condivisa da tutte le squadre di Promozione.
PRIMO COMUNICATO STAMPA ASD CORIGLIANO CALCIO
COMUNICATO STAMPA ASD LUZZESE CALCIO |