Formulare un calendario ed una ipotesi unitaria di gestione delle manifestazioni estive; censire unitariamente il patrimonio dei beni culturali; unificare le due protezioni civile con un piano unitario ed una organizzazione unica; integrare le due polizie municipali nei momenti di reciproco bisogno; integrare i servizi di protezione ambientale e di tutela del patrimonio forestale che vede i due Comuni detentori di oltre 3000 ettari di demanio forestale. Nell’adozione del Bilancio di Previsione 2016 dei due Comuni siano previste anche le prime necessarie risorse finanziarie. Fusione. Sono, queste, le questioni sulle quali si può lavorare già da subito, senza attendere la campagna referendaria. Le proposte di ROSSANO FUTURA, raccolte in un documento, sono state presentate da Tonino CARACCIOLO che ha partecipato, ieri, giovedì 11, insieme ad altri candidati a Sindaco per la Città di Rossano (Giuseppe ANTONIOTTI, Flavio STASI, Ernesto RAPANI, Titti SCORZA), all’incontro promosso dal Primo Cittadino di Corigliano Giuseppe GERACI. CARACCIOLO si è complimentato con GERACI per queste iniziative finalizzate a smuovere il confronto sulla fusione di fatto ed a stimolare, dal basso, un dialogo operativo tra più attori sulle effettive possibilità attuali di collaborazione tra le due Amministrazioni Comunali, senza rinvii e ritardi ulteriori. Per ROSSANO FUTURA il processo di unificazione deve avvenire attraverso una pianificazione che deve interessare i temi istituzionali con la definizione univoca di scadenze e procedure; l’unificazione strutturale dei due Comuni; gli obiettivi socio-economici da conseguire e le relative metodologie; l’integrazione delle azioni di governo; le interrelazioni con i livelli di governo regionale, nazionale e comunitario. Dall’azzeramento del consumo di suolo alla rottamazione degli ambiti degradati fino alla rigenerazione urbana. Lavorare da subito per una chiara strategia per i centri storici, la tutela/valorizzazione del paesaggio e gli altri beni identitari è una delle priorità che dovrebbero darsi le due città. Orientare il PSA ad un modello organizzativo delle relazioni tra le città che vada nella direzione della riqualificazione edilizia. L’unificazione strutturale dei due Comuni avvenga per integrazione e non per mera sommatoria di strutture complesse e differenti. Affidare la questione ad un gruppo di esperti. La nuova città unita dovrà essere digitale, la città smart dell’ITC, dell’e-government e dell’e-commerce. Obiettivi socio-economici, evitare lamentazioni e grandi e vuoti proclami. Elaborare un piano strategico che serva anche da strumento programmatorio per l’accesso ai fondi comunitari di prossima attuazione. È con questi argomenti che ROSSANO FUTURA ha partecipato al dibattito sulla FUSIONE. Tra i punti contenuti nel documento anche quello della giustizia. Nella complessità del processo – ha detto CARACCIOLO - la reale volontà di unità si può tradurre nell’immediato in azioni unitarie delle due Amministrazioni. Bisogna lavorare da subito per una città che può organizzare i servizi sanitari, quelli statali e regionali in un polo nuovo dove allocare anche il Tribunale del Territorio che possa ridarci il diritto alla giustizia oggi negato. |