In queste ultime vacanze natalizie appena trascorse presso Via del Municipio nel centro storico di Corigliano è avvenuto un fatto al quanto singolare. Per un’Italia che pian piano diventa sempre meno democratica, (nonostante al potere in questo momento vi è un partito che ideologicamente dovrebbe sostenere la democrazia ma, come De Andrè cantava ne “Il Gorilla“, nei fatti dimostrano “la differenza tra idea e azione“) che concede le redini del governo solo a gruppi ristretti, un po’ come facevano i Patrizi dell’antica Roma prima delle secessioni dei Plebei, nel nostro comune “paradossalmente“ un drappello di giovani armati di fiducia, zelo, tanta ma proprio tanta caparbietà e una smisurata voglia di Democrazia sono riusciti a far approvare e istituire il Forum dei giovani. Questo gesto d’immenso spirito democratico è stato portato avanti senza alcune dietrologie di partito o con aiuti e incentivi di quest’ultimi, a dimostranza che oramai i partiti stanno pian piano raggiungendo il proprio tramonto sulla scena politica che grazie a nuovi strumenti, profetizzati già da Berlinguer più di 30 anni fa (onde evitare malintesi: chi scrive non è un seguace della falce e del martello), diventa sempre più propensa ad un rapporto più vicino quotidianamente tra politici ed elettori superando il sistema obsoleto dei classici partiti sempre più lontano dalle vere esigenze dei cittadini. Le colpe possono essere molteplici; un pò la burocrazia (grande flagello italiano), un po’ l’etica e la moralità che sembrano aver preso una vacanza (da cui sembrano non vogliono tornare) negli uomini di partito, un pò anche il corso naturale di questa istituzione che dà l’impressione di essere pronta per il pensionamento (anticipato o posticipato?). Certo, le possibilità di rivitalizzazione dei partiti è possibile, magari in un altro articolo ne riparleremo. In ogni caso i partiti, sia sul fronte nazionale che sul fronte locale, dimostrano incapacità di risposta alle esigenze contemporanee; basti pensare al Consiglio Comunale della nostra città composto per la stragrande maggioranza da movimenti civici lasciando ai partiti (o partito) una minima parte. Chi si appresta a fare una “fotografia” della società dei giorni nostri evidenzia, senza molte difficoltà ,una popolazione di un grande Comune che non sente più il bisogno di farsi rappresentare dal classico partito. Basti pensare alla tanto acclamata “Fusione” tra Corigliano e Rossano che in questi giorni sta riempiendo le pagine dei vari blog e giornali con criticità derivante dalla mancanza di contenuti in grado di apportare veri e propri benefici da ambo le parti. La mancanza di contenuti adeguati richiesti per tale procedimento “storico” richiama proprio l’attenzione sullo stato attuale dei partiti oramai privi di veri e propri ideali, valori e (scusate la ripetizione) contenuti a tal punto da non rendersi conto di quanto sia irriflessiva tale fusione. Salvatore Francesco Sammarro, membro Gruppo Forum Giovani Corigliano Calabro |