Il 2016 si apre, a Corigliano Calabro, all’insegna di una iniziativa di pregevole valore culturale. La presentazione di un libro che si configura come momento propizio per dibattere su tematiche d’interesse collettivo che appartengono alla storia del nostro Paese. Nuove e vecchie generazioni accomunate dalla necessità di fare piena luce su vicende che hanno inevitabilmente segnato i destini dell’Italia e degli Italiani. “L’ECO DEL BOATO. STORIA DELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE 1965-1974” è il titolo dell’ultimo lavoro del prof. Mirco Dondi, docente di Storia Contemporanea e Direttore del Master in Comunicazione Storica dell’Università di Bologna, pubblicato da Editori Laterza. La presentazione del volume è in programma domenica 3 gennaio, alle ore 17.30, presso la Libreria Mondadori Point di via Nazionale n. 87 di Corigliano Scalo. I lavori saranno coordinati dal prof. Giuseppe DE ROSIS, docente di Lettere, mentre a relazionare sarà il prof. Giovanni PISTOIA, storico; durante l’iniziativa saranno letti da Natale AVOLIO, Franco CIRÒ e Francesco REALE alcuni brani del testo. Le ‘stragi nere’ iniziano il 12 dicembre 1969 con Piazza Fontana e terminano il 4 agosto 1974 con l’attentato al treno Italicus. Alcuni giorni dopo la bomba di Milano, il settimanale britannico “The Observer” parlerà di ‘strategia della tensione’, riferendosi non solo alle bombe ma al modo in cui sono stati strumentalizzati attentati e disordini sociali, chiamando in causa la stampa e i politici. La stagione dello stragismo, ignota ai Paesi dell’Europa occidentale, ha minato le istituzioni democratiche e la convivenza sociale dell’Italia, con l’aggravante che in quarant’anni non sono stati condannati né i mandanti né gran parte degli esecutori. Solo in sede storica si è fatto un po’ di ordine. Mirco Dondi ricostruisce gli episodi stragisti, soffermandosi in particolare sul loro impatto immediato. L’Autore, grazie allo studio ed alla raccolta di una grandissima mole di documenti, emersi negli anni dalle diverse inchieste e commissioni d’inchiesta che si sono succedute e raccogliendo la letteratura prodotta in questi anni, propone uno dei primi tentativi di sintesi storiografica su quei decenni, mettendo a disposizione di lettori, studiosi e giovani, uno strumento che, finalmente, permette di fissare alcune verità storiche inoppugnabili, nonostante le mancate condanne processuali. |