Il governo Renzi sembra aver recepito le ragioni dei movimenti NO TRIV ed ha fatto marcia indietro sulle sue leggi Sblocca/Sviluppo Italia.
Per inciso è opportuno ricordare che le scelte di cui stiamo discutendo da alcuni anni,non sono frutto dello Spirito Santo, bensi degli ultimi governi di Destra -Centro guidati da Monti/Letta ed infine Renzi,ovvero delle spensierate larghe/mini intese tra PD e Centro destra.
Altro scenario,per onestà è giusto sottolinearlo, riguardo ai rappresentanti territoriali delle medesime forze politiche ,dove con generosità ci si è spesi per contrastare un disegno di assoluta e barbarica devastazione ambientale.
Certo questo rende curiosa e difficilmente comprensibile la circostanza di mantenere i piedi piantati sul territorio(con annesso bacino elettorale)e la testa china verso le direttive di Roma.
E di conseguenza questo banale sillogismo vale per ogni tipologia di impatto negativo prodotto in questi anni sul nostro territorio(dagli Ospedali ai tribunali ecc).Magari da queste incoerenze potrebbe derivare il dato di circa la metà dei cittadini che ormai disertano le urne.
Stanchi di essere presi in giro!In questo senso le uniche forze politiche presenti in Parlamento,che in maniera coerente ed inequivocabile hanno recepito le istanze dei movimenti sono state SEL e Cinque Stelle.
Nella “marcia indietro”del Governo Renzi,in particolare si è proposto con l’emendamento n 16.293 alla legge di stabilità 2016 :
Blocco dei procedimenti in corso di ricerca e coltivazione di idrocarburi entro le 12 miglie dalla costa.
L’eliminazione della dichiarazione di strategicità, indifferibilità e urgenza delle attività petrolifere.
La cancellazione del vincolo preordinato all’esproprio della proprietà privata già a partire dalla ricerca degli idrocarburi.
La limitazione delle attività di ricerca e di estrazione attraverso l’eliminazione delle proroghe.
La garanzia della partecipazione degli enti territoriali ai procedimenti per il rilascio dei titoli.
Esce dunque sconfitta la linea di chi puntava sul petrolio che il Governo Renzi e la sua maggioranza di centrodestra (PD, NCD, Scelta civica e Area Popolare) ha portato avanti in questi ultimi anni.
Tuttavia nelle more degli emendamenti (ancora da approvare)si potrebbe, con certa malizia,cogliere il tentativo da parte del governo di sminare il referendum richiesto da ben dieci Regioni italiane.Motivo per cui la vigilanza e la mobilitazione dei movimenti debbono mantenersi alte.
Angelo Broccolo SEL/Sinistra Italiana |