Sciopero territoriale del 14 dicembre 2015 Jonio-Pollino, per dire No agli scippi con la conseguente chiusura degli ospedali, del tribunale, Enel, Cementir, soppressione dei treni e della ferrovia jonica, dei lavori di ampliamento e messa in sicurezza della s.s. 106 e per dire si al ripristino di tutti i servizi che appartenevano al territorio e per proporre:
un piano territoriale del lavoro con investimenti pubblici e dei grandi gruppi nazionali. Un piano di assetto e manutenzione del territorio per la mitigazione del rischio idrogeologico (vedi disastro alluvione 12 agosto 2015) e sismico, rilancio dei siti produttivi in crisi con un tavolo permanente regionale e nazionale, rilancio del settore agroalimentare e del turismo con un contratti di rete, utilizzo dei terreni demaniali pubblici, politiche attive del lavoro per disoccupati, precari, percettori di mobilità in deroga, contrattualizzazione definitiva dei lavoratori Lsu-Lpu. Un aumento e rafforzamento dei presidi di giustizia (a partire dal Tribunale di Rossano), con l’adeguamento degli organici e dei mezzi“. Da troppo tempo ormai assistiamo ad un’azione continua contro la fascia ionica calabrese, una visione miope che non comprende che lo sviluppo dell’ intera Regione dipende anche da questa parte della Calabria. Una regione che corre a due velocità, non può pensare ad un futuro roseo. Per queste motivazioni, anche i cittadini - pendolari aderiranno allo sciopero del 14 dicembre 2015 a Trebisacce. Ed infine il pendolare Ceraolo invita tutti coloro che hanno a cuore il bene del “territorio” e della ferrovia Jonica ad aderire con forza, coraggio e rabbia alla manifestazione di civiltà e di “Giustizia Sociale” dello Jonio e Pollino.
Euristeo Ceraolo Delegato CIUFER Forlì-Cesena Emilia-Romagna (con un ponte per la Calabria) |