La terza “luna di miele” del sindaco Geraci con la città è ormai agli sgoccioli. Anche i più “romantici” fra coloro che lo hanno votato due anni e mezzo fa, hanno dovuto prendere atto dell’incapacità amministrativa di questa giunta. La scellerata gestione del ciclo dei rifiuti, le cui inefficienze sono state scaricate interamente sulle spalle dei cittadini con un aumento folle delle tariffe, è la punta dell’iceberg in un territorio martoriato e sofferente, in cui si fa fatica a trovare qualcosa che funzioni. La città è in totale emergenza ambientale. Nonostante un contratto onerosissimo che grava sulle nostre tasche, le strade sono sporche e zeppe di cassonetti colmi e maleodoranti, la differenziata non decolla e la TARI è ai massimi storici. La discarica di Cotrica è una bomba ecologica ancora irrisolta, e l’amianto è ovunque. Per non parlare dello scandalo della depurazione delle acque, praticamente inesistente su intere aree del nostro territorio, e oggetto di un’inchiesta da parte della Procura di Castrovillari che coinvolge lo stesso sindaco e i principali burocrati comunali. Oltretutto, i cittadini che fanno giustamente ricorso perché si rifiutano di pagare un servizio non ricevuto, vincono puntualmente le cause, con relativo aggravio di spese per l’ente. Il fenomeno del randagismo è un’ulteriore piaga irrisolta la cui responsabilità politica grava su questa amministrazione. Il fallimento del Geraci ter si traduce anche in una pessima gestione del nostro territorio, letteralmente alla mercè di costruttori che hanno cementificato ovunque e non sempre pagano i relativi oneri ed effettuano le opere di urbanizzazione. Anche la gestione e l’esecuzione dei lavori pubblici ha fatto acqua da tutte le parti. Sono emblematici i casi di Piazza Salotto e del lungomare di Schiavonea. La confusione amministrativa si rispecchia anche negli infiniti cambi di assessori, da cui si evince la totale assenza di un progetto politico e di una programmazione che punti al rilancio della città. Abbiamo bisogno di un progetto nuovo, portato avanti da cittadini con le mani libere e lontani da quelle logiche di partito che ci hanno portato sull’orlo del baratro. Per questo, credo che ce ne sia abbastanza per proporre all’assise comunale una mozione di Sfiducia, e lancio un appello pubblico a tutti i consiglieri, dal momento che per la sua presentazione non basta la mia firma, ma ne occorrono altre quattro. Su ognuno di noi grava la responsabilità politica e morale di interrompere al più presto questa infelice parentesi buia della nostra città, e se non lo facessimo saremmo in parte colpevoli rispetto alle prossime generazioni. Mi aspetto quindi un’ampia convergenza su questa posizione.
Il portavoce M5S di Corigliano Calabro Francesco Sapia. |