«L’ex sindaco dimostra tutto il suo nervosismo: per restare sulla scena, s’inventa nemici. Sceglie come suo immaginario competitore Gianluca Gallo e tace sui suoi ex compagni di maggioranza, che giorno dopo giorno lo stanno abbandonando candidandosi contro di lui». Non si fa attendere la risposta de “La Cassano che vuoi” alle accuse mosse dall’ex primo cittadino. «Papasso – osserva il movimento politico cassanese – attacca a testa bassa il suo predecessore Gianluca Gallo, accusandolo di ogni nefandezza: ci manca che gli addebiti la colpa della fame del mondo. Quasi un riflesso incondizionato, che serve soltanto a coprire l’amara verità dei fatti: l’ex sindaco è sempre più solo, visto che l’unico candidato sindaco al momento in campo, oltre a lui, è proprio un suo ex assessore, sostenuto da un paio di movimenti civici tra i quali uno che fino a ieri, anche con un consigliere comunale, faceva parte del suo centrosinistra». Prosegue “La Calabria che vuoi”: «Invece di spiegare perché i suoi lo abbandonino e gli si candidino contro, l’ex sindaco che ha vissuto per tre anni sul voto di consiglieri dell’opposizione, senza mai riuscire a creare alleanze politiche o programmatiche che andassero al di là dei contatti opachi coi singoli, cerca registi occulti, che non ci sono, e nemici sui quali scaricare la rabbia. Addirittura lamenta il fatto che da consigliere regionale Gallo abbia scelto tra i suoi collaboratori, a rotazione e per brevi periodi, per come la legge gli consentiva, giovani cassanesi. Un espediente utile a tentare di distogliere l’attenzione dalle sue responsabilità di primo cittadino: a non dire come mai in tre anni non abbia pagato un milione e mezzo di bollette dell’acqua alla Sorical, a non spiegare che fine abbiano fatto i cinque milioni del risarcimento Syndial, a non chiarire perché abbia aumentato le tasse ai cassanesi, a tacere sulle modalità di assegnazione degli incarichi professionali, a non giustificare il rifiuto di pagare il salario accessorio ai dipendenti comunali, a non motivare la necessità di accendere mutui milionari dopo aver concorso, negli anni Ottanta, a portare il Comune al dissesto. L’unica cosa che gli riesce, in questo periodo, è vantarsi di aver realizzato opere frutto della programmazione e dei finanziamenti targati Gallo, come finalmente da lui ammesso nel corso dell’ultimo consiglio comunale, come ad esempio la bonifica di contrada Giostratico, i contratti di quartiere a Sibari ed il risanamento di Marina di Sibari attraverso i Pisl». In coda, l’affondo finale: «Se l’ex sindaco trova tempo, invece di sputare veleno chiarisca, se può, le critiche che gli sono state rivolte, apertamente e senza giri di parole, da esponenti dell’ex opposizione consiliare, che hanno riferito di essere stati contattati da lui, in diverse occasioni, e di essere stati invitati in alcuni casi anche a non presentarsi in consiglio, per evitare che la minimaggioranza di centrosinistra potesse non avere i voti necessari ad andare avanti. Situazioni gravissime, che la dicono lunga su come e cosa la città abbia vissuto negli ultimi tre anni e che ci confermano di aver imboccato la strada giusta: niente personalismi, spazio alla costruzione di un’alternativa che dia a Cassano ciò di cui ha bisogno: futuro».
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