SCOPERTA DALLA GUARDIA DI FINANZA DI COSENZA UNA MEGA TRUFFA AI DANNI DELL’INPS E INAIL
 
lunedì 26 ottobre 2015 08:31
 
SCOPERTA DALLA GUARDIA DI FINANZA DI COSENZA UNA MEGA TRUFFA AI DANNI DELL’INPS E INAIL

Si è conclusa con l’adozione di 11 misure coercitive personali e con il
sequestro per equivalente di disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili, per
un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro, la complessa ed articolata
attività investigativa di polizia economica e finanziaria, condotta, nel periodo
maggio 2012 - aprile 2015, dalla Guardia di Finanza di Sibari a tutela della
spesa pubblica nazionale, sotto la direzione della Procura della Repubblica di
Castrovillari.
L’attività delle Fiamme Gialle ha consentito di accertare l’avvenuta indebita
percezione di indennità previdenziali ed assistenziali, (c.d. “ratei di pensione
maturati e non riscossi” – RMNR -), erogate dall’ufficio territoriale INPS di
Castrovillari (CS), a favore di nr. 456 fittizi eredi e/o delegati alla riscossione,
di persone decedute, alle quali, “ante mortem”, era stata riconosciuta l’indennità
di accompagnamento. L’importo complessivo della truffa ai danni dell’INPS è
stato quantificato in circa € 4.700.000,00, ed è stato determinato dalla illegittima
lavorazione, da parte del dominus del sodalizio (già dipendente del citato ufficio
Inps), di complessive n. 615 pratiche di pensione, su un totale di 715
lavorazioni esaminate.
Le indagini hanno consentito, altresì, di rilevare l’avvenuta indebita percezione
di ulteriori indennità previdenziali ed assistenziali erogate, questa volta,
dall’INAIL di Napoli - ex Ipsema (settore marittimo), per un importo complessivo
di circa € 200.000,00.
Tutto ciò, grazie alla predisposizione ed utilizzo di varia documentazione
amministrativa falsa, attestante fraudolentemente, l’esistenza dei requisiti
soggettivi ed oggettivi richiesti dalla normativa vigente.
Per giungere a tali conclusioni le Fiamme Gialle cosentine hanno:
- acquisito ed esaminato la documentazione amministrativa riferita a
complessive n. 715 pratiche di pensione, per un totale di indennità liquidate
quantificato in oltre 5,5 milioni di euro;
- eseguito specifici rilevamenti presso centinaia di Comuni interessati e presso
vari studi notarili;
- acquisito i verbali delle commissioni medico legali istituite presso i Distretti
Sanitari ASP di Cosenza (CS), Trebisacce (CS), Castrovillari (CS) e S. Marco
Argentano (CS);
- acquisito la documentazione bancaria riferita ad oltre 500 conti correnti
bancari/postali.
Nel corso dell’attività sono state, altresì, eseguite specifiche attività di P.G.
(indagini tecniche, perquisizioni e sequestri) nei confronti dell’indagato
principale e dei soggetti vicini allo stesso, con conseguente acquisizione di
un’enorme mole di documentazione e dati anche informatici, utili alle indagini.
L’analisi dei dati acquisiti ha consentito alle Fiamme Gialle di Sibari di rilevare
che gli arrestati, con riferimento alla truffa perpetrata ai danni dell’INPS, avevano
predisposto:
- falsi verbali di visita medico collegiale, attestanti lo stato di invalidità per il
riconoscimento dell’indennità in argomento;
- false identità anagrafiche e conseguenti falsi rapporti di parentela, tra i de
cuius ed i soggetti che materialmente hanno percepito le indennità;
- falsi atti testamentari, attraverso i quali i soggetti indebiti beneficiari
interessati hanno potuto documentare falsamente lo stato giuridico di erede
universale della persone deceduta.
E’ stata rilevata dalle Fiamme Gialle di Sibari, altresì, l’avvenuta attivazione di nr.
51 conti correnti bancari, a nome di n. 46 soggetti anagraficamente
inesistenti, utilizzati dal sodalizio per incassare, veicolare e “polverizzare” gran
parte dei proventi della truffa, con l’intento di rendere difficoltosa l’individuazione
degli effettivi destinatari delle somme.
Con riferimento all’indebita percezione delle indennità INAIL, l’analisi dei dati
acquisiti ha consentito di rilevare:
la creazione - ad hoc - di 24 false identità, riferite a presunti operatori
marittimi:
- il successivo inserimento di tali dati nel sistema informatico INAIL, in
assenza di qualsiasi documentazione giustificativa;
- l’attivazione dei relativi conti correnti bancari su cui accreditare le somme
indebitamente liquidate a favore degli stessi.
A conclusione dell’intera attività espletata, sono state interessate
complessivamente 21 Procure sull’intero territorio nazionale per i singoli reati di
truffa.

COMUNICATO STAMPA
 

 
   
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