Nuovo Ospedale della Sibaritide, le preoccupazioni che ebbi già modo di manifestare pubblicamente e di spiegare in occasione della conferenza stampa di fine 2014 al Castello Ducale, circa le incertezze sulla dilazionata decorrenza dei termini dalla stipula del contratto con la Società aggiudicataria, vengono oggi tanto indirettamente quanto gravemente confermate dalle notizie sull’inchiesta nazionale Anas.
Nonostante le rassicurazioni più volte pervenute alle due amministrazioni comunali dell’Area Urbana Corigliano-Rossano, è allarmante il quadro emerso nella giornata di ieri e che coinvolge anche la Tecnis Spa, società aggiudicataria dei due appalti per la realizzazione degli ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro.
Come è noto il contratto per il nuovo ospedale della Sibaritide è stato firmato un anno fa, ma senza l’obbligatoria e contestuale firma del protocollo di legalità. I termini per la presentazione del progetto definitivo dell’opera, che tutto il territorio attende perché destinata ad azzerare il deficitario gap di offerta sanitaria locale, non sono quindi mai partiti.
È necessario, a questo punto, che su questa partita troppo importante per la Sibaritide si apra un confronto sereno, franco ma quanto mai urgente con la regione Calabria, per condividere ogni criticità e soprattutto per individuare insieme tutte le soluzioni più opportune, sia in vista della realizzazione dell’opera, sia – lo ribadiamo – sul governo dell’emergenza sanitaria contingente che, rebus sic stantibus, non può essere sottaciuta o congelata nell’eventualità, ormai non più tanto remota, che i tempi già dilatati possano subire ulteriori ed inaccettabili ritardi sine die. - (Fonte/Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying). |