L’area antistante l’ingresso del Castello Ducale, finora denominato “Piazzale delle Armi” sarà intitolato a Mario CANDIDO. Ad un anno dalla scomparsa dell’architetto, studioso e storico coriglianese l’Esecutivo GERACI rende omaggio alla memoria al concittadino e al suo grande amore manifestato ed esternato verso l’imponente monumento cittadino, sempre al centro dei suoi poliedrici interessi e delle sue passioni. Sono, queste, le motivazioni contenute nella delibera con cui l’Esecutivo GERACI intende ricordare, in occasione del primo anniversario dalla sua scomparsa, il responsabile del lavori di restauro del monumento simbolo della Città ausonica: il Castello Ducale. La figura di Mario CANDIDO – dichiara l’assessore alla cultura Tommaso MINGRONE - è da ritenere tra le più eccelse che la nostra Città abbia avuto nel secolo ormai decorso. Egli si è distinto per la passione, l’amore e l’alta dedizione, nel campo dell’arte, della cultura, dell’architettura, offrendo e mettendo a disposizione, in maniera sempre disinteressata ed esclusivamente mirata al recupero, al ripristino, alla valorizzazione del pregevole e ricco patrimonio architettonico-storico-monumentale di cui è detentore il Comune, le sue migliori energie, le sue grandi competenze, il suo profondo ed articolato studio, la sua indiscussa professionalità, nonché le sue grandi doti umane, al servizio del territorio e dell’intero hinterland.
CANDIDO è stato, tra le altre cose, co-redattore del Piano Regolatore Generale Comunale (1972), tecnico, progettista, curatore e direttore dei corposi lavori di restauro che hanno interessato il Castello Ducale che, grazie alla sua opera è stato definito uno dei fortilizi più importanti del meridione (l’opera di restauro finanziata per 20 miliardi di vecchie lire con fondi europei, dopo 14 anni di restauro, avviata nel 1988 è stata conclusa nel 2002, anno di inaugurazione del Castello Ducale); direttore e curatore dei lavori di restauro delle chiese matrici di Corigliano, l’arcipretale Santa Maria Maggiore e la prepositura dei Santi Pietro e Paolo (1981-1995); direttore e curatore del progetto di consolidamento, restauro e ristrutturazione del convento dei Carmelitani e dell’annessa Chiesa del Carmine (1993); della Chiesa di S.Antonio (1998); del Convento di San Francesco di Paola, del santuario e del romitorio (2006); stenue amante e difensore del centro storico.
LINEAMENTI STORICI DELL’INSEDIAMENTO URBANO E RURALE. ANALISI STORICA CORIGLIANO CALABRO. STORIA DEL DEMANIO COMUNALE E DELLA BONIFICA AGRARIA NELLA PIANA DI SIBARI DAL 1806 AL 1950. – È, questo, il titolo del volume, ultima fatica letteraria dell’architetto, che sarà presentato la prossima DOMENICA 11 OTTOBRE, nel primo anniversario dalla scomparsa di CANDIDO, alle ORE 18, presso la Sala degli Specchi del Castello Ducale, nel centro storico. (Fonte MONTESANTO Sas Comunicazione & Lobbying). |