Anche il Museo Diocesano di Arte Sacra aderisce alla terza giornata nazionale delle famiglie al museo in programma domenica 4 ottobre 2015. Il Museo, gestito dalla Cooperativa Neilos, sarà aperto al pubblico, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18, con visita guidata gratuita. I visitatori, per l’occasione, saranno accompagnati dalle ragazze della Cooperativa Neilos formata da: Grazia Mascaro, Rosa Urso e Daniela Pirillo, le quali documenteranno, a quanti prenderanno parte all’importante e valida iniziativa, il ricco patrimonio conservato all’interno del Museo Diocesano dove sono esposte opere provenienti dal Tesoro della Cattedrale, dalle chiese rossanesi di San Bernardino, di Santa Maria del Soccorso ed Abbazia di Santa Maria del Patire. Il Museo di Arte Sacra, attiguo alla Cattedrale nel cuore del centro storico bizantino, fu il primo istituito in Calabria. In due sale, ottenute riattando opportunamente i locali della sagrestia della Cattedrale, vennero raccolte testimonianze artistiche, suppellettile sacra e liturgica insieme ad altro materiale documentario di varia epoca a degna corona del ben più famoso Codex Purpureus, Evangelario greco miniato in oro, perla della cultura mondiale. Nel Museo Diocesano, tra i vari oggetti di notevole importanza storica ed artistica, si segnalano, in particolare, uno specchio greco in bronzo del V secolo a.C., la tavola a fondo oro della Pietà, di scuola veneta risalente al VX secolo, e la Sfera Greca, ostensorio cesellato in perfetto stile gotico di fine XV secolo. Oltre ai vari suppellettili liturgici, si segnalano anche l’anello sigillo di San Nilo risalente al XIII secolo, i Capitoli manoscritti dei Privilegi della Regina Bona Sforza alla città e varie Pergamene. Interessanti, poi, i paramenti sacri e liturgici di varia epoca. Il vero gioiello esposto all’interno del Museo, però, rimane il Codex Purpureus, conosciuto anche con l’appellativo di Rossanensis, che è un antico Evangelario greco del VI secolo d.C. miniato in oro e realizzato tra la Palestina e la Siria. Giunto a Rossano intorno al IX secolo, portatovi da qualche monaco in fuga, il Codex Purpureus contiene la trascrizione in greco dei vangeli di Matteo e Marco. Scritto con caratteri onciali su pergamena color porpora, da qui il nome di purpureus, il Codex Purpureus è, ancora oggi, uno dei più antichi manoscritti miniati del Nuovo Testamento. All’interno del Museo Diocesano, al momento, è esposta una copia del Codex, anche perché l’originale si trova a Roma per un minuzioso lavoro di restyling. Il Direttore del Museo don Pino Straface, attraverso una nota stampa, lancia un appello a tutte le famiglie del territorio e non solo, al fine di partecipare in massa alla lodevole e valida iniziativa portando i propri figli al Museo per far scoprire loro un patrimonio che appartiene alla cultura e all’identità della città bizantina. Per info e prenotazioni: 0983/525263 - 340/4759406. ANTONIO LE FOSSE |