Giulia Montera e’ vittima di mani umane in camice bianco, come si evince dalle perizie di parte. Giulia merita giustizia e non puo’ scontrarsi con consulenti sordi che negano, trascurano o modificano la realta’ dei fatti. Giulia Montera ha bisogno di giudici che guardano a 360° e non si lasciano condizionare da pregiudizi o da sentenze di parte gia’ scritte. Ogni caso e’ diverso dall’ altro ed ogni singolo caso va’ trattato in modo autonomo. La giustizia deve essere uguale per tutti, non solo per chi ha il portafoglio pieno. Occorre dire basta a taluna casta medica protetta e salvaguardata da questa o quella ctu, da questo o da quell’incidente probatorio. Chi sbaglia deve pagare. Per avere giustizia non si deve solo lavorare di perizie e contro perizie che comunque hanno un costo, e spesso elevato. Il diritto alla verita’ non e’ percorribile solo in base al reddito del singolo. Giulia Montera e’ stata “uccisa“ da pluri negligenza medica e da pluri diagnosi errate oltre che da mancato soccorso, vedi perizie. Questa e’ la verita’. Giulia e’ vittima di tanta negligenza medica, di tante disattenzioni e di tanta superficialita’ pre e post parto. Gestire un processo trattando solo talune problematiche risulta essere poco corretto e corrispondente ad un finale illogico. Archiviare delle posizioni per semplici e disperate false dichiarazioni e’ inammissibile. papa’ Gabriele dopo esser riuscito ad evitare, grazie alla difesa di parte dell’avv. Zagarese e dell’avv. Micaletti, ma anche per tramite dei periti di parte dott. Baldi, dott. Macci e dott Gravili, due archiviazioni, e soprattutto aver ottenuto la sostituzione di una ctu, oggi torna a dire la sua a seguito di un’ incidente probatorio, a suo dire, limitato e basato sull’ incertezza. Per Gabriele Montera, papa’ della piccola Giulia, in questa fase creare dubbi ed incertezze non giova al percorso di una giustizia che deve essere comunque lontana da appartenenze e logiche di parte. Se poi a cio’ si aggiunge, chiosa il Montera, una predisposizione di parte a non voler rispondere a taluni quesiti o meglio ad ignorarli, solo perche’ sono osservazioni dell’ accusa, allora si e’ difronte ad un processo che si vuole a tutti i costi falsare in difesa dei camici bianchi. Un processo a senso unico non ha ragione di esistere. La famiglia Montera a tutto cio’ non ci sta’ ed annuncia, a breve, in vista della prossima udienza penale sul caso Giulia, una propria iniziativa mediatica a largo raggio. Oggetto di tale presa di posizione sara’ un appello verso il giudice Letizia Benigno affinche’ vagli bene le posizioni e le istanze poste in essere. Secondo la famiglia Montera si sta’ cercando di sminuire le colpe e di ridurre a zero le inadempienze dei medici. I quesiti posti in essere dalla difesa dei Montera per un’ inspiegabile motivo non trovano risposta e vengono ignorati. In questo appello, ormai annunciato, i genitori della piccola Giulia, assumendosene le proprie responsabilita’, scenderanno nel merito, spiegando con nome e cognome oltre che con dati scentifici su’ dove si vuole sorvolare, a cosa e perche’ non si vuole dare risposta. La famiglia Montera continua ad essere fiduciosa nella correttezza e nell’imparzialita’ del giudice Benigno, ma ritiene opportuno alla vigilia dell’udienza dire la propria verita’ e gridare al mondo intero giustizia per la propria figlia, certa che la dott.ssa Benigno, come gia’ fatto in passato, scegliera’ e percorrera’ la strada a lei consona, e cioe’ quella del giudice imparziale dove la legge e’ uguale per tutti. Non resta che attendere la conferenza stampa per capire.
Gabriele Montera
|