Alluvione, i comuni interessati dal Piano Strutturale Associato (PSA) condividano ogni sforzo, anche attraverso il necessario coinvolgimento delle istituzioni sovra comunali, per modificare questo comune strumento regolatorio alla luce degli ingenti danni determinati, per la maggior parte dei casi a causa dell’intervento dell’uomo, nei territori dell’area urbana Corigliano-Rossano in occasione del nubifragio dell’11-12 agosto scorsi. Sulla base di opportuni ed esistenti modelli idraulici e delle derivanti fasce di rispetto, il PSA della Sibaritide (Corigliano, Rossano, Calopezzati, Crosia e Cassano allo Ionio) non può non prevedere, al di là del censimento delle frane già registrate, la cosiddetta analisi di suscettibilità dei rischi idrogeologici, le frane potenziali per essere più chiari. Serve cioè una valutazione preventiva di pericolosità per evitare rischi futuri in caso di edificazione, anche per le aree dove non sono censiti rischi attuali o frane. Ciò può essere fatto sin da subito, recependo ad esempio quanto già contenuto in merito nel Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico della Calabria (QTRP) in corso di approvazione da parte del Consiglio Regionale. Se c’è, dunque, uno sforzo comune da intraprendere adesso, a quasi un mese dall’alluvione e che superi il momento dello scampato pericolo e quello della conta dei danni e faccia invece emergere e valere attese ed esigenze di collaborazione ed unione tra i territori, l’adeguamento del PSA all’enorme, diffuso e costante rischio idrogeologico della Sibaritide rappresenta sicuramente un banco di prova per tutti. È quanto chiede il Sindaco Giuseppe GERACI cogliendo l’occasione sia per rinnovare l’auspicio che le indagini avviate dalla Procura di Castrovillari possano arrivare in tempi celeri all’individuazione di eventuali responsabilità a qualsiasi livello, sia per ribadire che è su una forte ed incisiva campagna di prevenzione nelle popolazioni che oggi devono impegnarsi tutte le istituzioni pubbliche, a partire dai comuni. Allo stesso tempo, per non subire ulteriori inerzie e danni maggiori derivanti dall’assurda confusione di competenze in tema di interventi negli alvei dei fiumi, il Primo Cittadino rivolge un appello ai colleghi del territorio affinché si faccia fronte comune sull’esigenza improcrastinabile di concreta prevenzione. Ed in tal senso vanno sollecitate e trovate con urgenza - continua GERACI – forme giuridiche e modalità per consentire ai privati di poter intervenire direttamente per ripulire gli alvei, attesa l’assenza di qualsiasi altro intervento ed il pericolosissimo accumulo di detriti in vista dell’autunno e dell’inverno. L’Amministrazione Comunale ha intanto attivato tutti gli uffici interessati affinché si adoperino per mettere con celerità e completezza a disposizione del Dott. Geologo Carlo TANSI, nominato dalla Dott.ssa Valentina DRAETTA, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, quale consulente tecnico nei procedimenti penali aperti post alluvione, tutta la documentazione prodotta e/o acquisita fino ad ora relativa all’alluvione del 12 agosto, rappresentazioni planimetriche dei canali di scolo, eventuali segnalazioni di criticità acquisite dal Comune riguardanti corsi d’acqua e di scolo, eventuali ordinanze di sgombero cautelativo emesse dal 2001 ad oggi a seguito di fenomeni di dissesto idrogeologico, eventuali permessi di costruire relativi ad interventi antecedenti al 2001 realizzati in area di pertinenza fluviale, ivi comprese le fasce di rispetto (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying). |