Alluvione, qualora lo Stato dovesse elargire e stanziare fondi in favore del nostro territorio comunale, così duramente colpito dal nubifragio degli scorsi 11-12 agosto, chiediamo che la gestione degli stessi avvenga sotto la diretta sorveglianza ed il certosino controllo del Prefetto e degli organi della Prefettura di Cosenza. Ciò per garantire a priori ed in ogni fase la massima trasparenza e legalità. Evitando equivoci e dicerie di ogni sorta. – È quanto motiva e chiede il Sindaco Giuseppe GERACI in una lettera trasmessa nella giornata di ieri (martedì 25 agosto) al Prefetto di Cosenza Gianfranco TOMAO, ricordando la storia politico-amministrativa degli ultimi tempi, gli ostacoli e le difficoltà connesse spesso al recente passato della macchina comunale e ribadendo la necessità che la Prefettura continui a sostenere la comunità di Corigliano, soprattutto adesso, nell’affrontare questa emergenza che si aggiunge purtroppo alle altre.
GERACI coglie l’occasione per esprimere al Prefetto la più alta gratitudine per la presenza e la feconda operatività offerta in occasione del nubifragio, dimostrando e facendo sentire – scrive il Sindaco – la reale presenza dello Stato, quello vero, a fianco del popolo colpito e messo in ginocchio e che, nonostante tutto, grazie anche a Lei, ha reagito con dignità e determinazione.
Pur se sottodimensionato quanto a personale – prosegue il Primo Cittadino – il Comune di Corigliano ha fronteggiato, in maniera encomiabile, le emergenze, le centinaia di migliaia di segnalazioni, i rischi che incombevano su diverse aree del vasto territorio, con spirito di abnegazione, solerzia e in modo, a dir poco, defatigante. Il Settore Manutentivo (guidato dal responsabile ingegner Antonio DURANTE e con i diversi e vari servizi) è stato operativo dal momento dell’allerta fino alla fine, in maniera ininterrotta.
Sono conscio – avendolo constatato di persona e appreso dal notevole, continuo, risalto mediatico – che la vicina Rossano, pare, abbia subìto più danni ma – continua GERACI – nel contempo, ha avuto massiccia presenza di Forze Militari e politiche e, soprattutto, di uomini della Protezione Civile Regionale e Nazionale, di Volontari, del Consorzio di Bonifica, dell’AFOR che, all’unisono, hanno reso un grande contributo alla causa. Corigliano, di contro ed in maniera residuale, ha avuto normali e ordinarie forme di ausilio che, in ogni caso e comunque, hanno alleviato la situazione che, ripeto, per il 90% è stata affrontata dai suoi uomini. – Sono ingenti oggi i danni (abbiamo stimato complessivamente 56 milioni di euro di danni). Risulta compromessa la viabilità, i manti stradali, il patrimonio comunale in genere. Ai danni ai privati ed al patrimonio andranno aggiunti quelli riportati dal comparto agricolo che, sebbene siano ancora al vaglio dei competenti uffici regionali, sin da subito si sono evidenziati notevoli e che, certamente, hanno messo in ginocchio un settore che costituisce pilastro dell’economia locale. Mi auguro – prosegue – che il Governo Centrale intervenga, veramente e con i fatti, in soccorso delle nostre aree e delle nostre popolazioni, prendendo a cuore la situazione, così come ha sempre fatto nei riguardi del Nord e del Centro. Ora, più che nella fase emergenziale – conclude GERACI – il mio Comune ha bisogno di sostegno e di aiuti per riportare la città ad uno stadio di normalità. Ed è per ciò che vi è bisogno dell’ausilio del Consorzio di Bonifica e della Provincia per ciò che attiene la pulizia dei corsi d’acqua e delle condotte idriche; della Protezione Civile per ciò che attiene al pristino delle zone danneggiate. - (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying). |