Se non si è intervenuti prima è perché si è ritenuto opportuno non “parlare”, onde evitare che quanto si sarebbe scritto o detto, in un momento tragico e doloroso come quello che ha vissuto Corigliano nei giorni 11, 12 e 13 agosto, certamente avrebbe ingenerato malintesi, fraintendimenti e, cosa ancor più grave, avrebbe avuto il sapore amaro della strumentalizzazione. Infatti, non è costume della Maggioranza speculare su momenti particolari della vita comunitaria, specie quelli più bui come quelli vissuti i giorni scorsi.
Ma, passata la tempesta, non possiamo esimerci dal prendere atto e dal congratularci per come il triste evento è stato gestito dalla nostra macchina comunale con in testa il Sindaco GERACI il quale, nonostante le ingiuste critiche e gli insulsi attacchi, è stato sempre presente sin dalle prime ore del nubifragio, dapprima a Schiavonea e, poi, sull’intero territorio. Così come non possiamo non plaudire alla defatigante, ininterrotta, opera di operai e dipendenti del Settore Manutentivo e di altri settori, del Comandante e del Corpo della polizia Locale, i quali, nonostante il periodo festivo, sono stati lì, in comune e sul territorio, contribuendo, non poco, a lenire il momento emergenziale. Se a qualcuno preme solo far paragoni con altre realtà che hanno vissuto, in maniera altrettanto grave, la notte tra l’11 e il 12 agosto, discreditando e minimizzando l’operato dei nostri, amministratori e dipendenti, ed esaltando i vicini di casa, ebbene! diciamo che quel modo di fare e di parlare non ci appartiene e non fa parte del nostro modo di intendere la Politica. A quei signori, che hanno invaso i social network, i blog, ecc…, di parolacce, critiche, attacchi rispondiamo in un solo modo: “non siete cittadini di Corigliano, perché, per come avete fatto voi, avete reso un’immagine civica imbruttita e nefasta, ne avete imbrattato il volto con un fare e un agire che non appartiene alla cultura e al fare del suo popolo”. Noi, invece, ad alta voce, urliamo che Corigliano, anche in questa circostanza, ha reagito egregiamente, il suo Sindaco ha gestito l’emergenza in prima linea ed in modo encomiabile, ricevendo apprezzamenti e conforto dalle massime Istituzioni del nostro Stato. Qualcuno troverà da ridire e contraddire anche su ciò, ma poco importa! è vero! I danni subiti dalle attività commerciali, dalla viabilità, dalle frazioni come Schiavonea e Fabrizio, da alcune zone e da molte abitazioni, sono stati devastanti e, per alcuni tratti, immani. Quello che duole è che, forzatamente ed in maniera destabilizzante, si vuole ritrovare nel Primo Cittadino il capro espiatorio, l’unico responsabile, l’unico colpevole, di tutto ciò che è accaduto. E nessuno, diciamo nessuno, fa mea culpa, dice le cose come stanno, spiega il perché tutto ciò è avvenuto. E mentre a Rossano, tra tanti applausi e complimenti, si ripete, incessantemente che per ciò che è successo la colpa è della mano dell’Uomo… a Corigliano si ripete la colpa è di Geraci.– (Fonte Montesanto Sas – Comunicazione & Lobbying) |