“La stagione turistica estiva della Città del Codex, va in archivio con un responso positivo. Si registrano circa 1000 arrivi e 9.000 presenze in più rispetto aIla deludente stagione turistica 2015. Tutto ciò è stato determinato dall’arrivo in città del Codex (Patrimonio Unesco) e da un sostanziale aumento dei turisti italiani che hanno prediletto far vacanza in Italia, in mete meno blasonate, e non all’estero per motivi connessi al terrorismo internazionale. Comunque siamo ancora distanti dai flussi turistici pre-crisi del 2008 dove registravamo il 25% in più di turisti rispetto al presente.
Diversi sono i fattori che hanno influito sul gap accumulato in questi anni: da un modello di governance locale debole e frammentario tra i diversi attori del comparto e dell’indotto che ha reso difficoltoso competere con altre località d’Italia e della stessa Calabria pur con un’offerta turistica simile alla nostra, da un’incapacità tecnica di saper leggere ed interpretare qualitativamente flussi e gusti culturali del popolo dei vacanzieri che gradirebbero la nostra tipologia di offerta, dall’incapacità di saper confezionare il prodotto turistico con annesse le nostre risorse culturali e le nostre eccellenze enogastronomiche (la somma dei flussi dei visitatori dei musei cittadini sono il triplo rispetto ai pernottamenti di tutto il territorio in un anno solare).
Tutto ciò contornato da un sistema di trasporti da quarto mondo che perde pezzi giorno per giorno, per nulla adeguato ad una località turistica. Per non parlare delle politiche turistiche e di marketing di quartiere, spesso cavalcate da qualche genius loci di turno.
Con la complessità del settore e le nuove esigenze percepite dai turisti contemporanei la qualità dei servizi offerti assume un ruolo principale. Senza una strategia unitaria di prodotto consona ai tempi e agli attori del turismo si avrà una notevole difficoltà ad avere miglioramenti”.
A dichiararlo è il presidente della Pro Loco Rossano “La Bizantina e dirigente dell’Unpli Calabria e Cosenza Federico SMURRA, che ha analizzato in anteprima i dati in valore assoluto forniti dall’Ufficio statistico della Provincia di Cosenza.
Da una accurata analisi, effettuata con appositi indicatori sui dati turistici dell’ultima stagione, corrispondenti al periodo giugno–agosto 2016, Smurra afferma: “E’ emerso che la domanda turistica è aumentata complessivamente del 9% in merito agli arrivi (numero di turisti che giungono in una località in una struttura turistica), e del 7% per le presenze (permanenza giornaliera dei turisti nella località) rispetto allo stesso periodo del 2015.
Per i flussi turistici stranieri si registra un incremento del 4,6% come arrivi ed un incremento del 11,45% come presenze. Per l’estate 2016 la domanda estera si è attestata complessivamente al 4,47% sugli interi flussi che hanno fatto vacanza nella città del Codex.
L’analisi ha illustrato anche la provenienza dei turisti che hanno fatto vacanza nella città bizantina. Per le regioni italiane al primo posto si colloca la Campania, seguita dalla Puglia e dal Lazio. Il maggiore flusso di turisti stranieri proviene dalla Polonia, seguita dalla Repubblica Ceca e dalla Francia.
Dall’analisi si evince anche la tipologia di struttura preferita dai vacanzieri. Cresce il numero di turisti italiani e stranieri che prediligono le strutture extra-alberghiere. Si regista un aumento dell’ 8% per i B&B e del 13% per le strutture agrituristiche.
In merito alla permanenza media dei turisti nella località rossanese - chiosa Smurra - essa si attesta complessivamente a 7,5 giorni con un incremento complessivo di mezza giornata rispetto al 2015. Gli italiani hanno trascorso mediamente 7 giorni nella località bizantina mentre gli stranieri hanno trascorso circa 8 giornate nel periodo osservato.
In merito all’offerta turistica rossanese, la capacità ricettiva media della località è incrementata rispetto al 2015 dello 0,2%. Positivo il rapporto bagni/camere rispetto all’anno precedente. Quest’ultimo indicatore di qualità si attesta al 52,7%, ovvero significa che abbiamo circa 53 bagni ogni 100 camere.
Il grado di utilizzazione delle strutture si attesta a circa il 8,4% nel periodo osservato, con un aumento rispetto al 2015 di circa il 27%.
La pressione turistica sulla località ha registrato nel periodo osservato 8 turisti circa ogni kmq, con un aumento pari al 50% rispetto al 2015. Nello stesso periodo abbiamo avuto una densità totale, ossia turisti più residenti, pari a circa 258 individui per ogni kmq. Infine si segnala che abbiamo avuto circa 8 turisti ogni 100 residenti, con un aumento pari al 50% rispetto al 2015. |