Una spada di Damocle sulle ultime Regionali svolte in Calabria. Un ricorso promosso da alcuni elettori davanti al Tar di Catanzaro chiede l’annullamento della tornata elettorale svoltasi lo scorso 26 gennaio e che ha proclamato vincitore la coalizione retta da Jole Santelli. Alla base delle rimostranze sollevate dagli appellanti, come riporta la Gazzetta del Sud, ci sarebbe una serie di violazioni introdotte dall’ultima legge elettorale votata da Palazzo Campanella con la quale i calabresi sono andati alle urne. Tra questi “vulnus” rilevati dagli appellanti il più grave si riferirebbe alla mancata applicazione della legge sulla doppia preferenza di genere. Secondo questa tesi, l’illegittimità della legge elettorale calabrese deriverebbe dalla violazione della legge n.20 del 2016 che imponeva alle Regioni di adeguare il proprio sistema elettorale introducendo la doppia preferenza, di cui una riservata ad un candidato di sesso diverso. Una questione che nella passata legislatura ha tenuto banco in più di una seduta ma, nonostante la dura protesta di alcuni ex consiglieri regionali, è caduta infine nel vuoto. Un vuoto normativo che ora potrebbe generare l’annullamento della tornata elettorale del 26 gennaio così come richiesto nel ricorso predisposto dall’avvocatessa Rossella Barberio. Secondo quanto riporta Gazzetta del Sud, che riprende stralci del ricorso viene spiegato come «la legge elettorale regionale debba applicare senza deroghe di alcun tipo, i “principi fondamentali” in materia elettorale fissati dalla legge nazionale». Seguendo questa tesi quella normativa “violata” «non è derogabile». Da qui la contestazione del principio di uniformità fra le leggi, la violazione di diversi articoli della Costituzione e la richiesta di rimettere all’attenzione della Corte costituzionale alcune disposizioni contenute nella legge elettorale calabrese. L’udienza per discutere nel merito del ricorso è stata fissata dal presidente del Tar, Giancarlo Pennetti, il prossimo 23 settembre. Contro l’annullamento della tornata elettorale si sono costituiti in giudizio diversi consiglieri regionali eletti. Si tratta di Raffaele Sainato (FdI), Graziano Di Natale (IriC) e Carlo Guccione (Pd), che sono assistiti dall’avvocato Oreste Morcavallo. Mentre l’altro esponente di IriC, Marcello Anastasi, è invece difeso dai legali Giuseppe Saitta, Giuseppina Bagalà, Gaetano Pellegrino e Giuliano Saitta. Ed infine Luigi Tassone (Pd), Flora Sculco (Dp) e Francesco Pitaro (Misto) sono seguiti dagli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti. |