Le persone attualmente positive al coronavirus Sars-Cov-2 sono scese sotto le 60mila unità: non succedeva dal 26 marzo. Ma non è solo questo dato a darci l’idea di una fase acuta dell’epidemia che - almeno per il momento e speriamo per sempre - è passata. Il 26 marzo, della circa 60mila persone malate, il 5,8% era ricoverato in terapia intensiva, il 39,9 era ricoverato con sintomi e il 54% era in isolamento domiciliare. Oggi i primi due valori sono scesi notevolmente e sono, rispettivamente, intorno all’1 e al 15%. Ovviamente molto più alta è invece la percentuale di chi è a casa: l’84% circa. I dati del nuovo bollettino della Protezione Civile riportano un calo delle persone ricoverate. In terapia intensiva si trovano oggi 595 persone, 45 meno di ieri. Sono ancora ricoverate con sintomi 8957 persone, 312 meno di ieri. In isolamento domiciliare 49770 persone (-1281 rispetto a ieri). Nelle ultime ventiquattr’ore sono morte 130 persone (ieri le vittime erano state 156), arrivando a un totale di decessi 32616. I guariti raggiungono quota 136720, per un aumento in 24 ore di 2160 unità (ieri erano state dichiarate guarite 2278 persone). Il calo dei malati (ovvero le persone attualmente positive) è stato pari a 1638 unità (ieri erano stati 1792) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 652 (ieri 642). Questi due dati vanno sempre analizzati considerando il fatto che sono strettamente collegati al numero di tamponi fatti. Oggi sono stati fatti 75380 tamponi (ieri 71679). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 115,6 tamponi fatti, il 0,9%. Negli ultimi giorni questo valore è stato in media del 1,1%. Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 228658. |