Buone notizie dal reparto di Terapia Intensiva dell’Annunziata dove un altro paziente ha vinto la battaglia più difficile, quella contro il coronavirus. Un quadro di comorbilità importante – diabete, ipotiroidismo, ipertensione e obesità – che non facevano presagire niente di buono. E invece contro tutte le aspettative il paziente è stato estubato e le sue condizioni, in osservazione da 48 ore, sono buone. Giunto il 5 aprile in ospedale, sintomatico e Covid positivo, è stato dapprima ricoverato in pneumologia ma il peggioramento progressivo delle sue condizioni hanno, però indotto i sanitari a disporre l’immediato trasferimento in terapia intensiva per poter essere sottoposto a trattamento di ventilazione invasiva, tramite intubazione. “Abbiamo somministrato la terapia – spiega il primario di Terapia Intensiva, il dottor Pino Pasqua – il paziente è stato trattato sia con Tocilizumab sia con Jakavi, ma i primi giorni sono stati caratterizzati da una condizione sostanzialmente stazionaria. Poi i primi timidi segnali di risposta: le condizioni andavano lentamente ma progressivamente migliorando, fino a mercoledì 22 aprile, giorno in cui abbiamo deciso di estubarlo e posto in respiro spontaneo con l’ausilio di alti flussi”. Il paziente attualmente in buone condizioni, emodinamicamente stabile e sarà trasferito nei prossimi giorni ad altro reparto. E nella giornata di oggi sono stati dimessi, dai reparti di Malattie Infettive, Pneumologia e Santa Barbara di Rogliano, tre pazienti guariti dal COVID-19. |