Con apposita nota, i deputati M5S Francesco Sapia e Dalila Nesci, della commissione Affari sociali, hanno chiesto, ai commissari alla Sanità calabrese, ai vertici delle aziende pubbliche della salute e a tutti i dirigenti sanitari chiamati a gestire l’emergenza coronavirus, «di attivare e/o ampliare tutte le possibili misure di prevenzione atte ad evitare nuovi contagi in ambienti ospedalieri e, più in generale, sanitari del Ssr, senza mai tralasciare alcun aspetto all’uopo essenziale, anche al fine di corroborare le misure di contenimento decretate dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte». La nota in questione, hanno scritto i parlamentari del MoVimento 5 Stelle, nasce dal fatto che «da più parti ci è stata segnalata la carenza di tamponi e dispositivi di protezione individuale negli ospedali calabresi». «Inoltre – hanno proseguito i due deputati – ci è stata rappresentata una mancanza di, in senso lato, adeguati percorsi per l’assistenza sanitaria in questa delicata fase di emergenza da coronavirus. Ci sarebbero anche, per quanto riferitoci, passaggi di personale e pazienti, gli uni e gli altri non sufficientemente protetti, da tende pre-triage a sale tac e altri locali ospedalieri, nonché spostamenti di medici da strutture con contagiati a unità operative di altri presìdi». Secondo Sapia e Nesci, dunque, è indispensabile controllare l’intero svolgimento delle attività sanitarie, «anche garantendo puntuali sanificazioni degli ambienti, sul presupposto – spiegano – che proprio nelle sedi ospedaliere e della medicina del territorio possono svilupparsi maggiori contagi, se, con ogni difficoltà per l’emergenza in atto, non vengono disposte tutte le misure di tutela della salute del personale e dei pazienti». «Suggeriamo, infine, allo scopo di agevolare – hanno scritto i parlamentari M5S – il lavoro del personale sanitario in trincea, di trasmetterne i relativi nominativi e orari di lavoro alle forze dell’ordine preposte, sui territori, ai controlli in merito agli spostamenti dentro i Comuni e al di fuori».
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