Se c’è un vuoto culturale da colmare, non soltanto nella nostra Area Urbana e nella Sibaritide ma nel resto della Calabria, è quello della comunicazione interna tra territori, a volte anche vicini ma sconosciuti tra loro. Manca la conoscenza reciproca e, quindi, quella potrebbe e dovrebbe essere una più adeguata e condivisa presa d’atto e valorizzazione dei propri complessivi patrimoni identitari. Così come delle eccellenze in tutti i settori. E delle migliori esperienze imprenditoriali. Quelle di cui come calabresi possiamo e dobbiamo andiamo fieri. Quelle di cui, anche oltre il nostro Paese, si parla in positivo e come modelli da imitare ed esportare. Quelle, insomma, che rappresentano dei punti di riferimento per una terra che, troppo spesso arranca e preferisce piangersi addosso. C’è una evidente Calabria produttiva ed innovativa da condividere con orgoglio. L’Area Urbana Corigliano-Rossano è piena di esempi positivi, dall’agroalimentare alla proposta turistica. Ed è proprio dalla consapevolezza di queste non poche realtà comuni, che ci rendono sicuramente più competitivi rispetto ad altri territori della nostra regione, che dobbiamo non tanto partire quanto continuare nella direzione di qualsiasi discorso finalizzato all’unione delle due nostre municipalità. Valgono e durano molto di più nel tempo, perché come tali vissute dalle stesse popolazioni, le unioni costruite dal basso e sulla condivisione delle buone pratiche, siano esse pubbliche o private. È quanto dichiara il Sindaco Giuseppe GERACI complimentandosi con la famiglia MARINO di Rossano per l’ennesimo riconoscimento conquistato in Italia ed in Europa da una delle più importanti infrastrutture turistiche del Sud. Per TRIPADVISOR, infatti, l’Acquapark ODISSEA 2000 in località Zolfara è il secondo parco acquatico in Italia e il quinto come parco divertimenti; mentre in tutta Europa, quello di Rossano è all’ottavo posto dei parchi acquatici. Come il sempre più visitato Castello Ducale simbolo del centro storico di Corigliano o – dichiara GERACI – il prezioso Codex Purpureus, al quale proprio ieri (venerdì 24 luglio) è stata originalmente dedicata un’opera ad hoc su una delle rotatorie all’ingresso della vicina città di Rossano, così anche l’Acquapark ODISSEA 2000, che vanta ormai vent’anni di record ed oltre 3 milioni di visitatori da tutt’Italia, può essere considerato a tutti gli effetti uno di quei marcatori identitari che rendono unico, emozionante, appetibile e competitivo su scala nazionale ed europea il patrimonio culturale e turistico dell’Area Urbana. È sulla consapevolezza e sulla condivisione di queste evidenze ed esperienze – continua il Sindaco – che sintetizzano e rivelano visioni probabilmente più coraggiose, illuminate e lungimiranti della politica e delle istituzioni, che quanti oggi hanno responsabilità ad ogni livello dovrebbero individuare i presupposti fondanti per progetti sociali eventualmente più ampi come quello della fusione futura tra le due nostre città. Con questo spirito e con questo metodo – conclude GERACI – continuiamo a lavorare con sincera convinzione alla costruzione, dal basso, delle condizioni culturali per l’esplosione di un sempre più forte senso di appartenenza territoriale delle due nostre popolazioni rispetto a quello che è indiscutibilmente il nostro patrimonio comune. Quello ereditato dalla storia. Quello offertoci dalla natura. E quello messo a disposizione da grandi intuizioni come è stata oggettivamente, nel 1995, l’Acquapark ODISSEA 2000. (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying). |