Un maggiore controllo del territorio da parte delle Autorità preposte a garantire la sicurezza. E’ la richiesta del Comitato Direttivo dell’UDC della Città di Corigliano – Rossano, riunitosi lo scorso 16 giugno. Presente il Commissario Cittadino, Carlo Di Noia, unitamente al Responsabile del Dipartimento Sicurezza del Partito, Catello Cozza, ed ai componenti del Direttivo, Carmen Curia, Claudio Filacchione, Alfonso Rago, Giovanni De Gennaro. Forte è la preoccupazione emersa dall’incontro, per lo stato di insicurezza che i cittadini della terza Città della Calabria subiscono pressoché quotidianamente, con crimini di ogni genere perpetrati sul territorio comunale: estorsioni, furti, incendi di auto, spaccio di droga, per citarne alcuni. La delinquenza continua a perseguire i suoi affari illeciti su un territorio ricco di attività produttive ed imprenditoriali, che fanno gola alla criminalità organizzata: le attività commerciali, il turismo, il settore agro-alimentare, l’avvio dei lavori del nuovo tracciato della SS 106 e dell’Ospedale della Sibaritide, un’enorme concentrazione di aziende e di investimenti economici pubblici, con un alto rischio del rafforzamento di interessi criminali, che potrebbero minare la pacifica convivenza e inquinare un corretto percorso di sviluppo. I centri storici, le aree urbane, la Marina, le zone più periferiche: un territorio molto vasto, quello di Corigliano – Rossano, che richiede un controllo mirato, anche in relazione ad una situazione di degrado complessiva, che di certo non aiuta la qualità attrattiva della Città, che, in alcune zone, come nella parte più antica di Corigliano, così come in alcune porzioni del lungomare di Schiavonea, rischia di diventare luogo ideale di insediamenti che possono dare luogo a fenomeni sociali degenerativi, a danno di residenti e turisti. Tanto premesso, allo scopo di contribuire a programmare un’azione idonea di contrasto ai fenomeni criminali sopra enunciati, il Comitato Direttivo UDC della Città di Corigliano – Rossano ritiene che sia indispensabile innanzitutto un più qualificato apporto del Corpo della Polizia Municipale, quale conoscitore del territorio. Atteso che l’attuale Amministrazione della Città sul punto poco ha fatto sinora, lasciando operare dette preziose Forze di Polizia spesso con procedure poco rapportate alle attuali esigenze di sicurezza, si ritiene che il Corpo di Polizia Municipale debba essere riorganizzato dal punto di vista logistico, con una Sede Centrale localizzata in una posizione baricentrica (ad esempio, in Contrada Insiti), dove allestire una Sala Eventi (in pratica, un’Unità di Crisi permanente), per controllare le emergenze quotidiane, dotata di accesso informatico anche da parte degli Organi di Polizia Istituzionali, di sistema di monitor e videosorveglianza del territorio e di un numero verde, al quale tutti i cittadini possano rappresentare anomalie e disagi. Per i due centri storici, in particolare, oltre ad istituire una Sede decentrata del Corpo di Polizia Municipale, dovrà essere introdotta la figura del Vigile di quartiere, vale a dire una pattuglia appiedata, che, quotidianamente, deve controllare le parti del centro storico non raggiungibili con veicoli. Gli Organi Istituzionali Nazionali, preposti alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, allo scopo di impedire duplicazione di servizi e sovrapposizione negli interventi, dovrebbero, di concerto con la Polizia Municipale, allestire ed attuare un’azione di coordinamento, nella pianificazione e nello svolgimento dei propri servizi, correlata al controllo del territorio, anche con l’utilizzo di Forze Speciali di Polizia, che dovrebbero mirare alla “bonifica” di quelle zone a maggiore densità di degrado sociale e criminalità. Non è più differibile, inoltre, l’elevazione a rango Dirigenziale del Commissariato di Pubblica Sicurezza, con conseguente riqualificazione e ampliamento della dotazione organica. Si evidenzia anche la necessità dell’istituzione, nella Città, di una struttura investigativa interforze che possa eseguire attività di osservazione e di analisi di fenomeni anomali e quindi bloccare sul nascere eventuali sodalizi criminali. Sulla base di quanto illustrato, il Comitato Direttivo UDC di Corigliano - Rossano, infine, fa un appello per la convocazione, da parte della Prefettura della Provincia di Cosenza, di un Tavolo Tecnico Permanente sull’Ordine e la Sicurezza, da localizzare nella Città, con la partecipazione di tutti gli attori preposti, per la definizione e il monitoraggio degli interventi da attivare.
COMITATO DIRETTIVO UDC DI CORIGLIANO-ROSSANO |