Accadono, a volte, dei fatti, che non si esita a definire nuovi per eccezionalità e portata. Ciò in tutti i campi e, perciò, anche in politica. Ve ne fu uno a Corigliano: si insediò, dopo regolare ed attesa elezione, un’amministrazione socialcomunista, la prima dopo la guerra. Se ne parlò con i mezzi d’allora in tutto il paese. Cronache, commenti e foto della città e dei protagonisti, con la comprensibile esultanza di chi scorgeva, lontano, un mondo di libertà e di progresso. In loco, si stamparono fogli e giornali e, più tardi, riviste e libri. Molte verità, però, le verità vere, rimasero nascoste, segrete. Gli attori di quei giorni non sono più tra noi e dei viventi sono pochi quelli che potrebbero riferire ciò che veramente avvenne. Il 9 giugno 1952, io avevo quattro anni, ma ricordo ... volti, voci, accordi, rinunzie, tradimenti, sì, tradimenti. Chi vinse quelle elezioni? Quale partito? Quale componente di partito? Quali uomini? Quale uomo?
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