Si intensifica in questi giorni di grande ed epocale emergenza sanitaria, lo sforzo del banco alimentare regionale, presente sul territorio comunale con l’associazione Azzurra, presieduta da Antonio Gallina, e la Diocesi di Rossano. Uno sforzo che si concretizza anche grazie alla rete di solidarietà che si sta palesando, in questi giorni. Il direttore del banco alimentare calabrese, Gianni Romeo, insieme con le associazioni accreditate, ai quali in questi giorni si aggiungono un folto numero di volontari, è in prima linea per far fronte alle necessità alimentari di molte famiglie coriglianesi piuttosto che dell’intera Calabria. Un lavoro immane, che vede aggiungersi ai grandi soliti numeri, esponenzialmente, nuove grandi cifre. Si registra un aumento del 30/40% , in quella che per Romeo, non è solo una emergenza sanitaria ma anche sociale, che non deve passare in secondo piano. Questi giorni straordinari stanno aprendo uno squarcio su tutto quel sommerso, che rende impossibile l’accesso a misure di sostegno messe in campo dal Decreto cura Italia. A Corigliano Rossano sono tante le famiglie che riescono a produrre un reddito “alla giornata”, senza nessun contratto lavorativo. L’obbligo del restare a casa rende impossibile avere delle entrate che permettano di avere il cibo in tavola. “Chi prima dell’emergenza riusciva ad avere la cosiddetta giornata, non si rivolgeva al banco alimentare. Adesso è scattata l’emergenza nell’emergenza” .Il numero delle richieste è esorbitante, che si fronteggia coinvolgendo le istituzioni, ma anche le aziende che operano nel settore agroalimentare. “I magazzini sono vuoti, tante persone ma anche tanti comuni, prefetture, si rivolgono a noi in questi giorni”, spiega ancora Gianni Romeo. Creata una piattaforma di raccolta fondi che coinvolge anche il mondo sportivo.
Antonella Baletrieri |