L’IC Erodoto ha sottoscritto un protocollo di intesa con molte associazioni, enti e istituzioni che cooperano anche sul territorio di Corigliano-Rossano al fine di avviare una progettazione scolastica che ponga la scuola al centro di un percorso educativo più ampio. Si è inteso formalizzare l’incontro e le reciproche interazioni tra le finalità generali perseguite dagli enti locali, dagli organismi del terzo settore, dalla scuola del territorio, e il progetto educativo e formativo che le istituzioni scolastiche sono chiamate a formalizzare con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). L’atto formale, sottoscritto presso il plesso Amerise lo scorso 6 dicembre, si propone di favorire un sistema formativo integrato che prenda il via attraverso una progettualità condivisa. «Confermiamo ancora una volta la nostra apertura al contesto territoriale avviando progetti e percorsi in grado di qualificare la scuola pubblica attraverso l’integrazione con le opportunità formative ed educative disponibili all’esterno» ha spiegato la dirigente Susanna Capalbo. Una “scuola comunità” secondo il modello di Scuola Senza Zaino fondato prevalentemente su ospitalità, responsabilità e comunità in una formazione continua e costante che interessa trasversalmente bambini-ragazzi, docenti e genitori. Il sistema formativo integrato prevede la condivisione di valori condivisi «un vero e proprio bagaglio e patrimonio da non disperdere della comunità locale- continua la ds Capalbo- in grado di dare risposte adeguate ai nuovi e vecchi diritti di cittadinanza, dei bambini e delle bambine; in grado di comprendere e far incontrare le culture locali che trovano origini nelle tradizioni, con le culture europee e mondiali». Particolare attenzione rivestono i luoghi fisici e mentali in cui le comunità e la scuola reciprocamente si articolano e si caratterizzano in funzione del miglioramento della qualità della vita dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze e delle loro famiglie. «Prevediamo la riorganizzazione dell’ambiente fisico delle aule e delle scuole, insieme alla riorganizzazione delle metodologie didattiche in vista della realizzazione di un modello innovativo centrato sul rispetto dei bambini, sul loro protagonismo, sulla ricerca e l’attuazione di pratiche di nonviolenza attiva fin dai primi anni della scuola dell’infanzia. La scuola si apre al territorio e che al territorio porta cultura in uno scambio reciproco di interessi. Un “approccio al curricolo globale” reso possibile dal connubio tra spazio e relazioni educative». In pratica è nato un vero e proprio comitato presieduto dall’IC Erodoto che ha il compito, insieme agli altri partner, di avviare linee progettuali con particolare riguardo alla preparazione del PTOF o al suo aggiornamento al fine di ampliare l’offerta formativa di competenza esclusiva della scuola. «In questo nuovo e ambizioso percorso che avviamo con la nostra scuola e il territorio- continua la Capalbo- ci impegniamo tutti a diffondere i valori culturali condivisi quali i valori costituzionali idonei alla formazione di soggetti liberi, responsabili e partecipi alla vita della comunità locale e internazionale, convinti che la scuola sia il luogo per eccellenza dove questi si elaborano e si trasmettono. La condivisione dei valori e delle regole, la solidarietà e lo spirito di appartenenza alla comunità locale. Promuoviamo la cultura della memoria con la realizzazione di azioni didattiche ed eventi per implementare la funzione del ricordo, che non è un nostalgico voltarsi indietro nella Storia, ma un ben più corposo dare un senso al passato per costruire un futuro che non ne ripeta gli errori. Ricercando le coordinate che permettano di interpretare le nuove situazioni con la consapevolezza dei pericoli o delle opportunità che certi meccanismi culturali, sociali e individuali innescano». |