A ripensarci uno fa sempre in tempo, per carità. Il problema sono quei risvegli apparenti, immotivatamente discontinui. A tratti insidiosi. Abbiamo accolto con rinnovato ottimismo il suo proclama boccaccesco, sindaco Geraci. Al limite del grottesco la sua lotta ai mulini al vento. Ci vuole fuori, ci definisce invadenti. Noi abbiamo un altro concetto di invadenza, ma soprattutto abbiamo un altro concetto di assenza. La sua signor Sindaco... ce la ricordiamo in campagna referendaria quando l’unica apparizione l’ha fatta in nome del processo inverso. Noi c’eravamo. Noi non abbiamo invaso nessun campo, perché equello che ci interessava (allora e oggi), quello del civismo democratico, era sgombro della sua presenza e oggi noi abbiamo il dovere di presidiare, ancora per quelle persone che si sarebbero smarrite di fronte all’ignoto. Il lavoro sporco, caro Sindaco lo ha lasciato a noi. E noi lo abbiamo fatto, per senso civico e per lungimiranza. Leggiamo attoniti la sua sortita “illuminata“ in ordine a quello che sarà il programma per la costituzione di questa grande città e facciamo fatica, con i nostri limitati mezzi, a comprendere il suo concetto di “task force contenuta” laddove finge di non avvedersi di quel risultato del 22 ottobre per cui non dobbiamo certamente dire grazie a lei. Quel traguardo è frutto di queste “forze“ spontanee che lei definisce “invadenti“. Ribadiamo, caro Sindaco, che la nostra non è stata invadenza ma “supplenza“ a quel vuoto volontario lasciato da lei. La gente ha capito. E lo ha capito anche lei. Anche se fa finta di no .Quindi, si rassegni. Noi ci siamo. E ci saremo.
INSIEME SI’ PUO’ - FIORI D’ARANCIO (ASSOCIAZIONI PROGRESSIVAMENTE INVADENTI DI CORIGLIANO ROSSANO) |