In merito a quanto riportato nell’articolo a firma Matteo Lauria, pubblicato sul numero 118 de L’Eco dello Jonio del 25 giugno scorso, dal titolo “Ufficio stampa, il personale c’è”, e nel quale ancora una volta viene chiamato in causa a sproposito il Comune di Corigliano, si precisa quanto segue:
1. preso atto della indisponibilità a svolgere il ruolo di addetto stampa interno, formalizzato dall’unico giornalista dipendente dell’ente, l’Amministrazione Comunale di Corigliano ha richiesto diversi preventivi commerciali a giornalisti esterni ed agenzie di informazione locali, incluso il giornalista Matteo LAURIA;
2. nessuno dei preventivi pervenuti, di cui si può fornire documentazione, è stato ritenuto congruo dalla Giunta, attesa l’esosità del corrispettivo richiesto;
3. l’Esecutivo GERACI si è successivamente determinato nella scelta della Società di Comunicazione & Lobbying di Lenin MONTESANTO, che opera da un ventennio in questo settore, che vanta al suo interno giornalisti ma non corrispondenti locali e che attualmente è affidataria del servizio di esterno di comunicazione istituzionale e strategica (non di incarico fiduciario, né di portavoce), sia per il corrispettivo economico di gran lunga inferiore a quanto prospettato da tutti gli altri soggetti interpellati (incluso Matteo LAURIA), sia soprattutto a seguito della comparazione tra i profili aziendali ed i curricula personali e professionali presentati (qualora disponibili) a corredo delle rispettive proposte;
4. risultando pertanto, il corrispettivo proposto dalla MONTESANTO Sas, non soltanto di gran lunga inferiore a quello delle altre proposte presentate al Comune ma addirittura inferiore del 50% rispetto a quanto corrisposto in molti altri comuni del territorio, non soltanto non si è preferito lo spreco (così come è stato scritto) ma al contrario la scelta dell’Amministrazione Comunale, colmando un gap altrimenti incolmabile, ha determinato un evidente ed oggettivo vantaggio anzi tutto economico per l’ente, soprattutto se rapportato al profilo aziendale e professionale del soggetto scelto ed alla qualità professionale del servizio effettivamente prestato;
5. non ci risulta un comune italiano nel quale l’ufficio stampa (con addetto stampa interno) o il servizio di comunicazione affidato ad agenzie esterne svolgano la propria attività anche per le forze di opposizione, limitandosi invece – in tutti i comuni di dimensioni pari o superiori a quelle di Corigliano – a dare conto, al pari di altre consulenze per l’ente, delle attività dell’Esecutivo, senza alcuna violazione del principio di imparzialità che non c’entra nulla in questo caso;
6. la vera questione aperta in tema di uffici stampa (pubblici e privati), degna di un’inchiesta quanto meno giornalistica, sarebbe semmai quella finalizzata a capire quante volte e come vengono platealmente violate leggi e deontologia professionale da parte di quanti svolgono il ruolo di corrispondente locale di una testata giornalistica e, al tempo stesso, fanno parte di agenzie che instaurano rapporti commerciali con aziende ed enti pubblici, inquinando di fatto e di diritto la doverosa imparzialità dell’informazione.
(Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying) |