Pare, come volevasi dimostrare, che il Comune di Rossano voglia viaggiare da sola sul versante centrale ENEL. E’ vero che lo ha fatto per tantissimi anni fregandosene di tutti incassando fior di quattrini che ha speso, egregiamente, per abbellire la città. Corigliano, non è vittimismo, ha introitato, invece, i veleni che le due ciminiere emettevano nell’aria. Poi, improvvisamente, le cose non andarono secondo i desiderata dell’ENEL, per cui l’azienda l’ha inserita nell’elenco delle centrali da chiudere. Ad un tratto la CGIL e l’Amministrazione comunale di Rossano, chi per un motivo chi per un altro, decidono di riesumare la questione funzionamento della centrale nascondendosi dietro l’occupazione, quale? Quella di quei pochi che sono in cassa integrazione? Perché il sindaco Antoniotti non mette il proprio sedere nell’auto e si reca alla Regione e chiede la stabilizzazione di quei pochi dipendenti presso l’ente regionale o il comune? No, ci sono le elezioni e deve fare qualcosa. Cosa fa? Si reca a Manfredonia per verificare, de visu, come funziona la centrale ENEL a carburante RSU. Certamente dirà che è cosa buona, che non inquina, che è tutta salute e cose varie. Intanto, il PD di Rossano ha già espresso il proprio diniego all’iniziativa. Il comune di Corigliano dorme, del problema non gliene frega nulla, altrimenti l’assessore all’ambiente (qual è l’ambiente, sig.ra Chiurco?) si sarebbe fatta sentire col il sindaco rossanese. Allora la fusione c’è fino ad un certo punto e oltre il certo punto che cosa è? Lo chiediamo ancora una volta ad Antoniotti e alla Chiurco. La speranza che rispondano è al lumicino, ma il lumicino è sempre una luce, fioca ma c’è. Chissà se vedremo! |