Campo nomadi in contrada Boscarello, l’impegno solidaristico e volontario mal si concilia con il sensazionalismo mediatico e con la strumentalizzazione politica. Ancora una volta si è costretti a ristabilire non soltanto la verità ma gli stessi confini del buon senso e della ragionevolezza rispetto a ricostruzioni fantasiose ed aberranti ed a presunti capi di imputazione contro l’Esecutivo GERACI. Che, questa volta, verrebbe accusato di non aver fatto ciò che non poteva e non può assolutamente fare! A respingere le critiche di disinteresse dell’Ente sulla questione, diffuse e lette in questi giorni sui media, è l’assessore ai servizi sociali Marisa CHIURCO che, per la sua delega anche alle politiche dell’immigrazione, intrattiene stabilmente con la Prefettura, la Questura, le forze dell’ordine ed il mondo del volontariato tutte le doverose relazioni istituzionali su queste materie che sono tanto delicate quanto - scandisce subito l’assessore - poco efficacemente gestibili da qualsiasi ente locale. Per gap competenze e mancanza di risorse economiche. Anche su questa precisa vicenda - riferisce la CHIURCO - il Comune è stato e resta impegnato ed attento, interfacciandosi sistematicamente con tutte le autorità preposte, sin dallo scorso mese di dicembre. I margini di intervento istituzionale erano e restano, purtroppo, limitatissimi. Ma di ciò ho personalmente e ripetutamente informato, con assoluta trasparenza, la stessa CGIL. Non si è detto e non si dice, stranamente, che la tendopoli in questione si trova su terreno privato e non pubblico. Né si ha la correttezza ed onestà intellettuali di chiarire che non può competere al comune intervenire nelle stesse modalità e con gli analoghi strumenti con i quali operano normalmente le associazioni di volontariato. Ecco perché - va avanti - non poteva che rispondere negativamente anche la nostra Amministrazione Comunale, così come qualsiasi altra amministrazione locale italiana, alle paradossali richieste avanzate dalla CGIL di noleggiare e ubicare bagni chimici, cucine e docce in un campo privato (in Contrada Boscarello, appunto) arbitrariamente occupato da immigrati non identificati (e su cui non si hanno altri riscontri e certezze) e che, quindi, di fatto, con il proprio intervento, l’ente pubblico avrebbe dovuto quasi legittimare, di fatto. Il che sarebbe stato e sarebbe impossibile! Ad un comune - scandisce l’assessore - non può essere chiesto di agire al di fuori della legalità e delle proprie competenze pubbliche, per poi addirittura accusarlo di mancata sensibilità rispetto ai diritti umani di chicchessia. Una cosa è la questione umanitaria, sulla quale questa squadra amministrativa ha già dimostrato di avere grande sensibilità (negli ultimi due sbarchi al porto con circa 1000 profughi e diversi minori non accompagnati, ad esempio). Ben altra cosa - dice - è l’azione di un ente pubblico che non può non agire entro il quadro delle norme e della legalità. Si coglie, infine, l’occasione per smentire quanto riportato da taluni cronisti secondo i quali, secondo il Prefetto di Cosenza, sarebbe dovuto intervenire il Comune sul sito segnalato. Così come condiviso con la stessa Prefettura sentita anche stamani (mercoledì 21 gennaio), quanto riferito in merito - conclude la CHIURCO - è del tutto inventato e crea, ancora una volta, irresponsabile disinformazione. (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying) (Foto Internet)
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