La Guerra Degli Elfi |
di Herbie Brennann |
martedì 14 aprile 2020 17:03 |
|
Pyrgus è nei guai… guai seri. Suo padre, imperatore del Regno degli Elfi, ce l’ha con lui perché è scappato di casa. Lord Rodilegno vuole la sua testa perché gli ha rubato una fenice. Bombix e Sulfureo, proprietari di una sinistra fabbrica di colla, vogliono sacrificarlo a Beleth, principe demone che sta mobilitando le sue armate ed è disposto a tutto pur di annientare il Regno degli Elfi. Così Pyrgus parte per il Mondo Analogo (che poi sarebbe il nostro) e finisce nel giardino del vecchio Fogarty, un eccentrico scienziato” È uno di quei libri, questo di Herbie Brennann, che si trovano a vagare, per dirla in maniera tolkeriana, in una specie di terra di mezzo. Non è assolutamente un romanzo da cestinare. La storia è piacevole, scorrevole, ma non è da considerare neanche un best seller, in quanto manca quella marcia in più da permettergli di fare questo salto di qualità. La guerra degli elfi è il primo capitolo di una saga che comprende 4 libri. Il romanzo si muove tra quotidianità familiare, con tutti i suoi aspetti ben definiti, e fantasia pura, dove il protagonista umano si trova catapultato in un mondo completamente diverso dal suo. Il titolo risulta essere un po’ fuorviante in quanto i protagonisti elfici non si muovono ne interagiscono nella loro maniera consueta. Nessun problema, ogni scrittore è libero di riadattare i personaggi alla sua visione. Quest’ultimo aspetto, però, rischia di far allontanare da questa lettura tutti i fan o semplici appassionati di questo mondo, ancor prima d’immedesimarsi nel contesto del racconto. Quest’ultimo punto non è da trascurare. Infatti, nel corso del tempo, molti scrittori, compreso il già citato Tolkien, si sono cimentati in racconti e romanzi che vedono come protagonisti queste creature fantastiche. La scelta di “denaturare“ i loro usi e costumi classici rischia di essere, a mio avviso, il tallone d’Achille di tutta la produzione. In ogni caso, mi sento di consigliare questa lettura, avvincente e coinvolgente in tutte le sue parti. Romanzo questo che con la sua semplicità e la sua immediatezza è in grado di far scorrere la lettura velocemente senza fronzoli né passaggi troppo complessi. Questi ultimi aspetti evitano, a differenza di quello che accade in romanzi simili che riguardano mondi a noi poco noti, al lettore a dover fare un passo indietro per poter mettere a fuoco un paesaggio o un personaggio. Mi sento, in definitiva, obbligato a mettervi al corrente che se vi aspettate un testo al pari di mostri sacri che parlano di storie fantasy simili, come Harry Potter o Il signore degli anelli, tanto per citarne alcuni, siete fuori strada. Bello e piacevole, certo, ma un romanzo comunque costretto a rimanere con i piedi per terra. Fonte: https://armandolazzarano.altervista.org |
Articolo letto 505 volte |
|
|
|
|
|