Coronavirus, Cgil, Cisl e Uil: «Riconoscere le misure economiche ai sanitari» |
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Per i sindacati «è inutile ingraziare pubblicamente e definirli come i “nuovi eroi” se poi non si ha la responsabilità di essere conseguenziali nei fatti». |
lunedì 4 maggio 2020 16:28 |
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Le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno reso noto di avere inviato un sollecito alla presidente della Regione, Jole Santelli, al Direttore generale del Dipartimento regionale Tutela Salute, Antonio Belcastro e al Commissario ad acta per il Piano di rientro dal debito sanitario, Saverio Cotticelli «per ribadire – è scritto in un comunicato – la richiesta alla Regione di riconoscere al personale sanitario del Comparto e dell’Area Medica impegnato nell’emergenza da Covid-19 le misure di sostegno economico introdotte da Decreto Cura Italia, che ne ha stanziato le relative somme distinte per Regione e di valutare la possibilità di assicurare ulteriori premialità da finanziare con le risorse aggiuntive regionali». «Ad oggi, purtroppo – affermano i segretari generali regionali del comparto Alessandra Baldari, Luciana Giordano ed Elio Bartoletti – nessun riscontro è stato dato alla nota in questione nonostante la richiesta sia stata reiterata in sede di videoconferenza e nonostante le assicurazioni ricevute sia in quell’occasione sia nelle successive interlocuzioni telefoniche avute con il Commissario ad acta. Si ritiene superfluo rammentare che lo stesso Governo nazionale ha ritenuto giusto ristorare e premiare l’abnegazione e lo smisurato senso del dovere dimostrato da tutti gli operatori del Servizio sanitario impiegati nello sforzo comune di fronteggiare la pandemia, stanziando a tale scopo delle specifiche risorse finanziarie. Ed è altrettanto inutile ribadire che lo stesso personale ha operato senza avere la disponibilità dei dispositivi di protezione individuali ne, almeno nelle prime fasi dell’emergenza, la garanzia di un’adeguata organizzazione di tutti i percorsi e Centri Covid, strumenti indispensabili per operare in sicurezza». «Nonostante ciò, anche e soprattutto in Calabria – è detto ancora nel comunicato – i professionisti della sanità hanno dimostrato grandi capacità e grande senso del dovere, concorrendo a contenere ed evitare il dilagare del contagio. Hanno sopportato e continuano a sopportare orari di lavoro dilatati, turni senza soluzione di continuità, tutto determinato dall’esigenza di non sguarnire Reparti dedicati ai pazienti affetti da Covid 19 da curare, senza terapia specifica, con difficoltà nei processi diagnostici, senza Protocolli omogenei che da subito definissero percorsi separati dai Pronto Soccorso alle degenze. Tanti sono ancora i disagi sopportati dagli operatori sanitari calabresi e tante le disfunzioni e le esposizioni a rischio. È inutile e privo di significato continuare a ringraziarli pubblicamente e a definirli come i “nuovi eroi” da consegnare alla storia del nuovo millennio se poi non si hanno la sensibilità e la responsabilità di essere conseguenziali nei fatti». «Le Segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Calabria – riporta ancora il comunicato – esortano la presidente della Regione e il Commissario ad acta a dare un concreto segnale di autentica gratitudine verso gli Operatori del Ssr, che fino a oggi hanno dato prova di coraggio e professionalità nella gestione dell’emergenza, tanto da far assurgere la Calabria, una volta tanto, ai primi posti nella scala nazionale del più basso tasso di contagio da Covid-19». |
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COMUNICATO STAMPA
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