Regione: Il gruppo consiliare del Pd presenta un ordine del giorno |
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Al centro del documento da discutere nel prossimo Consiglio regionale la bozza del Piano dal titolo “L’Italia e la risposta al Covid-19“ |
mercoledì 22 aprile 2020 17:48 |
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In riferimento alla bozza di Piano dal titolo “L’Italia e la risposta al Covid-19” e stato depositato un ordine del giorno a firma dei consiglieri regionali del Gruppo Pd - Domenico Bevacqua, Carlo Guccione, Nicola Irto, Libero Notarangelo, Luigi Tassone – da approvare e discutere nella prossima seduta del consiglio regionale. Questo è il testo dell’ordine del giorno. Nella bozza di Piano dal titolo “L’Italia e la risposta al Covid-19” ci sarebbero molti nodi da sciogliere e un imminente pericolo per le regioni del Sud a cui potrebbero essere sottratte le risorse europee, penalizzando l’economia del Mezzogiorno. Infatti, nella bozza del documento, messo a punto negli uffici del Dipartimento programmazione e coordinamento politica economica (Dipe) della Presidenza del Consiglio dei ministri, si pensa di sospendere la legge che prevede il rispetto della “quota 34%”. Fino al 2016, le regioni meridionali, pur rappresentando il 34% della popolazione del Paese, ricevevano in media solo il 26% delle risorse pubbliche: il governo Gentiloni, con il decreto Mezzogiorno, intervenne per sanare questa ingiustizia e stabilì che la quota di investimenti pubblici destinati al Sud Italia dovesse rispettare il criterio di proporzionalità alla popolazione residente. Il Governo non può guardare alle risorse destinate al Mezzogiorno decidendo di sospendere la clausola del 34% dei fondi ordinari da investire al Sud. È un’ipotesi da scongiurare e che potrebbe aumentare ancora di più il divario con le regioni meridionali. Solo una bozza ma, visto che nulla è stato ancora definito, le Regioni del Sud devono alzare la voce e impedire che vengano sottratte risorse destinate al Sud. Nel mirino ci sono i fondi Ue del ciclo 2014-2020 ma anche le risorse non spese che, secondo un articolo pubblicato sul “Mattino”, in Calabria sarebbero 1681 milioni (tra Fesr e Fse). Tra l’altro, solo negli ultimi dieci anni, i conti pubblici certificano un trasferimento dalle Regioni meridionali a quelle del Centro-Nord di circa 4 miliardi all’anno di risorse ordinarie in conto capitale, per una perdita complessiva di oltre 40 miliardi. Alcune proposte del documento del Dipe potrebbero essere molto dannose: ecco perché dobbiamo impedire che venga modificato il vincolo di destinazione territoriale delle risorse europee non ancora utilizzate. Anche il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, parla di “proposta inaccettabile”. Il ministro, qualche settimana fa, era stato chiaro anche sulla flessibilità dei fondi europei per le spese legate all’emergenza Coronavirus: “Abbiamo chiarito ai governatori che non c’è alcuna distrazione territoriale delle risorse del Sud verso il Nord del Paese”. Il Consiglio regionale della Calabria impegna il presidente della Giunta regionale a mettere in atto, insieme agli altri governatori delle Regioni del Mezzogiorno, tutte le iniziative per evitare che vengano sottratte le risorse destinate al Sud. Non deve esserci alcun dirottamento dei fondi europei e deve rimanere il criterio del 34% degli investimenti destinati al Mezzogiorno. Domenico Bevacqua Carlo Guccione Nicola Irto Libero Notarangelo Luigi Tassone
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COMUNICATO STAMPA
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