“Lavori di centro polivalente per lo sviluppo della legalità“, deliberato provvedimento della giunta Geraci |
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giovedì 4 giugno 2015 14:44 |
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Nel corso della riunione dello scorso 29 maggio, la Giunta, presieduta dal sindaco Giuseppe Geraci, ha deliberato un provvedimento che riguarda “Lavori di centro polivalente per lo sviluppo della legalità. Rifunzionalizzazione dell’edificio. Approvazione progetto preliminare “. La delibera in questione, pubblicata nell’albo pretorio, è già esecutiva essendo stata dichiarata eseguibile ai sensi dell’art.134, comma 4 , del D.Lgs n.267/2000. I lavori da realizzare consistono nell’installazione di un ascensore esterno, adeguamento degli impianti già esistenti, realizzazione di un sistema di video sorveglianza, realizzazione di una tettoia in legno. Il fabbricato, confiscato alla criminalità organizzata, a cui sarà destinato il finanziamento, è quello sito in zona Gennarito , nella strada della Iacina, nel centro storico della città. La struttura in questione, come molti ricorderanno , fu inaugurato il primo marzo del 2013 alla presenza degli allora ministri dell’interno e dell’istruzione , Cancellieri e Profumo . Il progetto era stato presentato dalla triade commissariale nel maggio del 2013 in coerenza con gli obiettivi generale del Pon Fers Sicurezza per un importo finanziabile di 926.000 euro e rientra nell’ambito di obiettivi, strategie e azioni, di politiche per la sicurezza e la legalità. Nello specifico i lavori da realizzare per il rifunzionamento . Presso tale struttura dovrebbero essere avviati una serie di attività che rientrano tra le finalità portanti del protocollo d’intesa, sottoscritto nell’agosto 2012, tra la Commissione ed il Miur, che mira a realizzare i contenuti del progetto nazionale “Più scuola meno mafia”. Si tratta di un progetto che dovrebbe mettere in campo una serie di iniziative atte a contrastare le devianze sia sul fronte culturale ed etico che su quello più propriamente operativo dei servizi reali, dell’aggregazione sociale, dell’occupazione, nonché ad attivare un processo di trasformazione che coinvolga gli stessi soggetti a rischio e tutti gli attori del territorio. Il progetto era denominato Corigliano “oggi per domani”. Usiamo il condizionale , perché , questo nel 2013 erano le intenzioni dei commissari prefettizi , sotto la cui egida nacque il progetto , ma da quel 1^ marzo la struttura è restata chiusa e ad oggi nessuna notizia arriva in questo senso dal Palazzo Municipale .Il giorno dell’inaugurazione da parte della proprietaria dell’immobile vi fu anche una azione di protesta con la distribuzione di volantino con su scritto “Non ho condanne, non sono mai stata indagata, non so cos’è la mafia». Ma secondo la magistratura, in realtà l’immobile era provento delle attività illecite di Giuseppe Russo, noto pregiudicato locale, arrestato per usura , nonché marito della persona intestataria.
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Antonella Balestrieri
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