Una riflessione di Giovanni Santelli |
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mercoledì 28 dicembre 2016 11:10 |
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Appare scontato che scrivere di questa amministrazione in termine negativi risulta facile. Proporrei di individuare il lato positivo della stessa, argomentando che la maggior parte dei consiglieri comunali eletti non hanno niente a che vedere con la politica. Non la conoscono, non hanno ricoperto ruoli in tal senso e pertanto devono essere assolti dai cittadini per il valore che meritano ed hanno, la presenza. Ma passiamo ad osservare , credo non in maniera superficiale le attitudini del Sig. Sindaco On.le Geraci. Vince le elezioni con dei dilettanti allo sbaraglio che ritrova come consiglieri di minoranza, ma non riesce a sviluppare, a mio parere, un gruppo solido all’ interno della maggioranza. Forse anche quest’ ultimi anche essi dei dilettanti allo sbaraglio? Non credo. Ritengo che l’ errore politico del sindaco, sia quello di non far assumere agli stessi la responsabilità che gli competono. Cioè Governare. E’ il governo non può essere espletato da tecnici, essendo già la maggioranza tecnica. L’ On.le Geraci, non me ne voglia, a ciascuno la propria responsabilità. Essere responsabili di tutti a volte non è un bene e all’ interno dell’ Amministrazione Comunale di Corigliano Calabro, risulta un disastro. Si Corre ai ripari con professori ed assessori mai nominati e si finisce nel non credere, che il patrimonio intellettuale che si ha all’ interno dell’ assise comunale è certamente superiore a chi viene nominato dall’ esterno. Il salto ad ostacoli diventa sempre più lungo e la città resta a guardare di quel poco che ci rimane. Il Sindaco, resta come imbalsamato, ma le responsabilità di quello che oggi accade sono esclusivamente un suo patrimonio. Le strade risultano non percorribili come prima del suo mandato, le tasse risultano esorbitanti, senza alcun servizio che le possa tradurre in beneficio ed i cittadini sono sull’ orlo di una crisi di nervi e non credo che Lei Sig. Sindaco possa ritenersi esente da colpe. Personalmente la stimo, per la sua duttilità, lei è garante del centro destra e del centro sinistra, ma oggi che entrambi non esistono Lei dovrebbe essere garante dei cittadini nella sua interezza. Sia per quelli che le hanno espresso consensi ma anche per quelli che hanno votato altrove. Il Sindaco, eletto è il maggiore esponente politico di tutti i cittadini. Lei ritiene realmente di ricoprire questo ruolo o secondo me di delegarlo ogni qual volta ve ne sia una responsabilità? Il piano sanitario è un disastro. Gli sbarchi si susseguono e Lei oltre ad accoglierli non sviluppa alcuna attività di integrazione degli stessi. I rifiuti forse è meglio non parlarne. Ma Lei l’ attività di primo cittadino la svolge all’ interno del suo territorio o la demanda ad altri e in quest’ ultima ipotesi a chi? Ma si rende conto che per suo volere Lei Sig. Sindaco, risulta con problemi più grandi delle sue aspettative e in questo modo irrisolvibili. I Problemi intende trasferirli ad un suo nuovo mandato o risolverli? Forse con l’ aiuto di chi prima delle elezioni e durante le stesse lo ha coinvolto dovrebbe chiedere qualcosa di più. Insieme si governa meglio. I solisti lasciamo fare a chi per esperienza e duttilità ne è capace. Per un eventuale rimpasto in giunta aspettiamo l’ anno nuovo, qualcuno degli assessori presenti potrebbe non digerirlo e poi ci sono le feste che si effettuano nella santa pace. Per il resto la palla rimane a Lei On.le Geraci al momento anche per la prossima legislatura che la utilizzi in favore dei cittadini e delle città, ne abbiamo bisogno. Grazie per il suo impegno con un invito che gli assessori siano tutti del luogo ove si è votato, almeno questo, come ha potuto notare i nuovi arrivati non hanno portato una nuova luce, ma hanno soltanto acceso quella che vi era. E’ attenzione la fusione porterà solo danno, dove non esiste politica i cittadini rimangano, vittime di sé stesse. Le future elezioni politiche provinciali , potranno essere dominate dalla politica o dovranno essere risolte dai cittadini? ( vedi referendum ).Questo è il mio pensiero, di un cittadino ospite.
Giovanni Santelli.
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COMUNICATO STAMPA
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