“Se gli antichi Egizi ereditarono il loro sapere dai Sumeri, questi ultimi da chi avevano appreso quelle scienze? La tesi del professor Sitchin è che ciò che chiamiamo mitologia non è creazione fantastica, ma confusa memoria di fatti realmente avvenuti. Come confermano recentissime scoperte, c’è un altro pianeta nel sistema solare, un pianeta con un’orbita ellittica che transita tra Marte e Giove ogni 3.600 anni. I suoi abitanti – i Sumeri li chiamavano Anunnaki, la Bibbia Nefihim – iniziarono a visitare la Terra mezzo milione di anni or sono e le loro gesta possono essere lette nell’Antico Testamento come nel libro di Gilgamesh” Primo capitolo di quelle che sono rinominate come “Le cronache terrestri”. Questo lavoro del professor Sitchin non è un romanzo bensì uno studio approfondito su come il sapere si sia insinuato all’interno dell’essere umano. Nulla di tangibile, sia chiaro. Queste riflessioni, infatti, non hanno a oggi trovato riscontri pratici. Manca quel tassello in grado di far passare queste nozioni da semplici teorie a informazioni capaci di sconvolgere tutta la storia dell’umanità, strascinando sul “banco degli imputati” tutti i Credo religiosi sparsi nel mondo. Non è una lettura semplice da seguire. Non c’è alcuna possibilità di fare rientrare questa epopea in quella dimensione rilassante, in quanto “Il pianeta degli Dei” è un vero e proprio testo accademico. La narrazione spazia da riferimenti e scritti che partono direttamente dai ritrovamenti archeologici Sumeri, arrivando fino alle interpretazioni che ci vengono fornite proprio dal professor Sitchin. Certamente è un caso affascinante che permette ai lettori di poter immaginare scenari tanto fantastici ma, allo stesso tempo, capaci di generare perplessità. Non solo dubbi, è verosimile pensare che questi siano in grado di creare una sorta di paura verso un qualcosa che va ben oltre le nostre credenze e visioni riguardanti il pianeta terra. “Il pianeta degli Dei“ è sicuramente una lettura capace di migliorare le nostre conoscenze riguardanti la storia mitologica – religiosa, almeno in apparenza, non legata direttamente alle nostre. È proprio questo che trapela da lavoro del professore azero: il periodo storico e i fatti da lui trattati sembrano riportare a un legame capace di riunire il pianeta intero. Ciò dimostra come l’uomo, almeno così sembra indicare Sitchin, abbia nel tempo confuso, e distorto, un qualcosa che ai suoi occhi risulta semplice e immediato. Fonte:https://armandolazzarano.altervista.org/
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