Eccoci ritrovati. La lettura che sto per proporvi e’ molto particolare e introspettiva. Ho atteso con ansia l’uscita di questo libro e non vi nego che oggi fremo come una bambina. L’arte di essere fragili...Chi di noi non si e’ mai posto la domanda- si puo’essere felici per sempre?Esiste un metodo per vivere sereni almeno con se stessi? Il vivere giorno per giorno senza aspettarsi nulla ci rende sciocchi o ci aiuta ad apprezzare le cose? Beh questa domande per me sono quasi un rituale. Sono domande comuni, eppure nessuno di noi è mai riuscito a darsi una vera risposta, nessuno di noi ha trovato la famosa chiave della propria felicita’.Ma immaginate se la soluzione arrivasse all’improvviso grazie a qualcosa o a qualcuno. In questo libro Alessandro D’Avenia ci mostrail suo personalissimo metodo per la felicità ma cosa piu’ importante il suo strano incontro con un personaggio definito “pessimista“ per eccellenza. Giacomo Leopardi, si non sono impazzita sara’ proprio Leopardi che molto spesso e soprattutto in modo molto frettoloso abbiamo etichettato come pessimista poco amante della vita ma soprattutto sfortunato. Alessandro D’avenia ci fara’conoscere un giovane uomo assetato di vita e di infinito, capace di restare fedele alla propria vocazione poetica e di lottare per affermarla, nonostante l’indifferenza e perfino la derisione che lo ha accompagnato per tutte la vita. Lo scrittore nei suoi versi trova una vera e propria illuminazione. Nostalgia vitalità provocazione sono la chiave di lettura per la risposta a tutte le nostre domande. Domande alle quali potevamo dare risposta molto ma molto tempo prima se solo ci fossimo soffermati ad analizzare meglio i suoi personaggi, Saffo e il pastore errante, Nerina e Silvia, Cristoforo Colombo e l’Islandese... Domande che come una chiave magica, una bussola invisibile se non le tacitiamo possono orientare la nostra esistenza. La sfida è lanciata, e ci riguarda tutti: Leopardi ha trovato nella poesia la sua ragione di vita, e noi? Qual è la passione in grado di farci sentire vivi in ogni fase della nostra esistenza? Quale bellezza vogliamo manifestare nel mondo, per poter dire alla fine: nulla è andato perduto? Per quale motivi la nostra esistenza ci rende inquieti e insoddisfatti??
Ad oggi viviamo in un particolare contesto socio culturale in cui si è quasi obbligati a vivere ed emergere solo se perfetti. Ogni forma di diversità debolezza ed insufficienza, ci rende fuori moda e fuori dal giro dei “potenti“ Ma c’è un altro modo per mettersi in gioco, per renderci forti e padroni della scena ed è costruire un altro mondo una dimensione parallela dove si ha la consapevolezza di essere quelli che si è anima belle perché reali. Buona lettura a buon viaggio dell’anima , perché alla fine di questo meraviglioso viaggio tra le righe troverete ciò che da sempre avete affannosamente cercato....la vostra anima. A presto Filo.
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